Il ciclo non va in vacanza: i consigli dell'ostetrica - La Provincia

2022-09-03 03:19:56 By : Ms. Lisa Kong

Valeria Spingardi, Ostetrica del Consultorio Familiare dell’ASST di Cremona

CREMONA - Quante volte sarà capitato che le mestruazioni arrivino giusto durante l’unica settimana di mare dell’anno? Per trascorrere al meglio le ferie, basto poche attenzioni per evitare fastidi e disturbi causati dal caldo. Valeria Spingardi, Ostetrica del Consultorio Familiare dell’ASST di Cremona, offre qualche suggerimento utile per la scelta dei prodotti più adatti alle necessità di ciascuna, con un occhio di riguardo all’ambiente.

«Gli assorbenti intimi possono causare irritazioni dovute alla sudorazione e allo sfregamento. A volte possono svilupparsi reazioni allergiche più o meno intense, come rossore, prurito o nei casi più gravi rush cutanei che necessitano di un intervento medico».

Le temperature estive non aiutano, ma tra le cause, spesso sottovalutate, c’è la possibilità di allergie ai componenti dello strato assorbente. «Tra questi l’amido di mais e il lattice, utilizzati come “anti-odore”», specifica l’ostetrica. «Per questo è importante leggere sempre le etichette dei prodotti che si acquistano, che devono essere commisurati alle nostre necessità».

In primo luogo, è importante tenere in considerazione l’intensità del proprio flusso, soprattutto quando si tratta di assorbenti interni. «Questo tipo di prodotto consente di non dover rinunciare a piscina e mare, vivendo in serenità il momento del bagno. Tuttavia, anche per chi non si immerge in acqua, è consigliabile cambiare l’assorbente al massimo ogni due o tre ore: questo perché a lungo andare può risultare difficile da estrarre e rischia di causare infezioni problematiche. Lo stesso vale per gli assorbenti esterni, da sostituire regolarmente per evitare che il prolungato contatto con la superficie umida possa infiammare la pelle o incoraggiare la proliferazione di batteri».

A questo proposito, una corretta igiene intima è fondamentale: «Qualora non fosse possibile lavarsi ad ogni cambio di assorbente, possiamo ricorrere all’uso di salviettine intime, preferendo quelle senza sostanze profumate, potenzialmente allergizzanti. È un ripiego utile se siamo fuori casa, ma non sostituiscono l’uso di acqua e sapone. Tra le altre raccomandazioni, l’uso di biancheria intima di cotone, non troppo stretta».

Ovunque ci si trovi, è importante fare attenzione allo smaltimento degli assorbenti usati, che con i mozziconi di sigaretta risultano tra i rifiuti maggiormente presenti sulle nostre spiagge. «Di norma vanno gettati nel bidone dell’indifferenziata. Chi cerca un’alternativa ecologica - spiega Spingardi - può optare per assorbenti bio ed ecocompatibili, prodotti utilizzando cotone biologico e fibra di bambù, compostabili e riciclabili, quindi da gettare nel contenitore destinato al rifiuto umido». Occorre però fare attenzione e - ancora una volta - leggere bene le etichette: «alcuni prodotti si dichiarano “green” perché a basso impatto ambientale nel processo di produzione; ciò non significa che siano compostabili, perché spesso contengono plastica».

Per ridurre la produzione di rifiuti, negli ultimi tempi si sono sviluppate numerose alternative “zero waste”. Tra le più note – e le più “antiche” – ci sono gli assorbenti riutilizzabili, realizzati in cotone e lavabili in lavatrice a bassa temperatura (30-40 gradi) utilizzando detergenti ipoallergenici. «In commercio si trovano anche gli slip assorbenti – prosegue l’Ostetrica - che hanno una vita media di circa cinque anni. Anche in questo caso, il lavaggio si può fare in lavatrice, ma è importante assicurarsi che asciughino completamente per evitare la proliferazione di batteri all’interno del tessuto assorbente».

Tra le soluzioni più in voga oggi rientra anche la coppetta mestruale: «È realizzata in silicone medico – spiega Spingardi - ipoallergenico e sterilizzabile in acqua bollente; è riutilizzabile con una vita media pari a circa dieci anni». Al momento dell’acquisto è bene verificare che il prodotto abbia una certificazione italiana o comunque europea (marchio CE), per evitare d’incappare in imitazioni prodotte in materiale non idoneo.

«Indossarla è questione di pratica e richiede una discreta confidenza con il proprio corpo», prosegue l’ostetrica. «Ne esistono diversi modelli e misure tra cui poter scegliere in base al proprio flusso e alla conformazione della cervice. Occorre verificare sempre che sia posizionata correttamente, per evitare perdite o fastidi indesiderati. Basta svuotarla (almeno ogni quattro ore) e sciacquarla sotto acqua corrente, lavandola con acqua ben calda e sapone neutro almeno una volta al giorno. Dopo ogni ciclo deve essere sterilizzata».

Se si necessita di consulenza riguardo le varie soluzioni o la gestione del ciclo mestruale, ci si può rivolgere alle operatrici Consultorio Familiare di Cremona in via San Sebastiano 14, edificio B.

E-mail: consultorio.salutedonna@asst-cremona.it

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