Giro Donne: nelle tappe in salita dove conta fare il pieno giusto

2022-09-10 05:35:52 By : Ms. Nancy Hu

La partenza da Rovereto fa bene agli occhi: è una città così bella e ricca d’arte da essere lei stessa un museo a cielo aperto. Ed è così verde, che l’aria che si respira è più fresca e sembra anche più leggera. E meno male, perché da oggi per due tappe, qui non si scherza. L’ottava tappa, infatti, parte da  Rovereto e arriva ad ad Aldeno, con due importanti Gran Premi della Montagna: il Passo Bordala e il Lago di Cei. Quindi a parte la prima quarantina di chilometri, la tappa odierna sarà tutta salite e discese, le utime quasi più difficili e impegnative delle prime.

E quando il gioco si fa duro, l’importanza della “benzina”, ovvero della nutrizione e integrazione passa da importantissima a cruciale.

Stamattina osservo come mangiano le ragazze con più attenzione: dal breakfast alla partenza, non smettono praticamente mai. Tutte cose sane, per carità, ma quanto mangiano! Yogurt, enormi quantità di frutta, cereali, croissant, anche imbottiti. E poi pasta e riso. Finito? No: se li portano via in grandi contenitori da cui attingere ininterrottamente fino alla partenza.

Alla sera a tavola, mangiano in modo più normale (sicuramente meno di quello che mangio io dopo una granfondo impegnativa o una ride lunga) ma sempre molto sano. Pasta e riso in bianco o comunque conditi in modo semplice e leggero, un secondo di pesce o carne alla griglia, verdure crude o al vapore. E magari un dolcetto. Niente alcool, ca va sans dire. Nessuna di loro sta a dieta durante il resto dell’anno, come invece fanno gli uomini, che pesano persino le foglie di insalata. Mangiano sano sì, ma senza esagerare, e lontano dalle gare qualche birra ci scappa. Chiedo a Dario Rossino, il loro Direttore Sportivo che, forte della sua lunga esperienza sia in sella che come coach, ha anche il ruolo di nutrizionista, come si comporta.

«Come sempre, con le ragazze, agisco in modo morbido – risponde – preferisco educarle a mangiare bene che non obbligarle a stare a dieta. Ognuna poi ha un fisco e esigenze diverse, e per ognuna ci sono regole diverse. «Avendo a che fare con ragazze provenienti da tutto il mondo se ne vedono di stranezze – aggiunge Dario –  ed è meglio assecondare le loro abitudini cercando di modificarle lentamente, per non creare traumi o squilibri. C’erano delle inglesi per esempio che condivano la pasta con la marmellata».

Per quanto riguarda l’integrazione, la squadra si affida a ProAction un’azienda di integratori italiana con una storia “pionieristica” alle spalle. È attiva infatti dal 1995, mentre il grosso dell’integrazione sportiva si è sviluppato dal 2000 in poi.

ProAction ha come mission quella di affiancare gli sportivi nelle perofmances, che siano  professionisti o amatori, in allenamento o gara, fornendo loro tutto quello di cui hanno bisogno per dare il meglio. Energia, ovvero zuccheri come gel o barrette, sali minerali, essenziali per il recupero e la reidratazione. E infine soprattutto per gli atleti che praticano resistenza e endurance, proteine per il recupero. Infatti dopo lo sforzo bisogna garantire il recupero con le proteine che permettono al corpo di ricostruire le cellule danneggiate allo sforzo prolungato.

Per gare a tappe intense come il Giro d’Italia, l’integrazione consiste in sali minerali nelle borracce durante la gara, gel energetici per il pre gara e durante, zuccheri perchè quando si consuma energia bisogna reintegrarla, e proteine in polvere dopo lo sforzo.. Il loro approccio nei confronti dei professionisti e delle professioniste cambia solo nei tempi o nelle dosi di somministrazione, ma gli ingredienti sono identici per entrambi i sessi. In generale una cosa importante è, oltre all’integrazione, variare la parte solida perché stando in sella tutti i giorni anche 6 ore è necessario anche un confort palatale.  Anche per questo i cataloghi  ProAction sono molto ampi, con una grandissima scelta sia di barrette energetiche che di quelle proteiche. La nuova linea I’MPRO è consigliatissima nelle gare a tappe, perché copre molto bene tutte le fasi: prima, durante e dopo.

Ecco, adesso mi è venuta fame, qualcuno ha una barretta?

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