Come allontanare le lumache dalle piante - GreenStyle

2022-09-10 05:40:27 By : Mr. Kevin Ye

Come allontanare le lumache dalle piante? È questa una delle domande che sorge con più frequenza fra gli appassionati di giardinaggio. Questi gasteropodi possono risultare infatti molto fastidiosi in giardino oppure nell’orto, poiché si rivelano decisamente famelici.

In poco tempo possono infatti nutrirsi di tutte le foglie delle varietà coltivate, mandando così in fumo il duro lavoro che si è dedicato alla predisposizione di un angolo fiorito oppure alla produzione di ortaggi. Ma come allontanare le lumache dalle piante, magari facendo ricorso a dei rimedi naturali?

Le lumache sono delle presenze molto frequenti su tutto lo Stivale, dove trovano un clima adatto, ossia sufficientemente umido, per la loro proliferazione. Hanno un ruolo importante all’interno degli ecosistemi, e per questo non dovrebbero essere mai uccise, tuttavia possono provocare danni a tutte le aree coltivate.

Fortunatamente impedire che questo avvenga, optando per dei metodi dolci, è abbastanza semplice.

La prima domanda a cui dare risposta è perché le lumache siano così attratte dalle piante coltivate, siano semplici ornamentali oppure frutta e verdura. Innanzitutto, va specificato come quasi tutte le varietà di lumache terrestri presenti in Italia si nutrono di vegetali e, per questo motivo, non è difficile trovarle mentre banchettano su gran parte delle specie a oggi note.

Si tratta quindi di un’esigenza per la loro sopravvivenza e, a discapito delle credenze popolari, non vi è una specifica attrazione per le piante coltivate rispetto a quelle dalla crescita selvatica. Semmai una questione di gusti o, più probabilmente, di disponibilità: gli orti e i giardini sono ricchi di esemplari molto nutrienti per le lumache, con molte piante raggruppate in spazi limitati.

Diventando stanziali all’interno dei campi coltivati, questi gasteropodi non devono faticare troppo per trovare il cibo di cui nutrirsi.

In ogni caso, l’infestazione da lumaca può essere decisamente dannosa. In una prima fase, i gasteropodi si riuniscono nei pressi della base della pianta, attorno a fusti o piccoli tronchi. Approfittando della relativa stabilità di queste parti aeree, risalgono la pianta e raggiungono le foglie, mangiandole.

La loro attività è particolarmente intensa: quando sono presenti decine di esemplari, la pianta può rimanere spoglia o gravemente danneggiata nel giro di una notte sola.

Ma su quali piante preferiscono banchettare le lumache? E quali sono, invece, le varietà che proprio non sopportano? Sebbene questi gasteropodi tendano ad adattarsi alla disponibilità del momento, l’evidenza empirica ha dimostrato la loro preferenza per alcune tipologie di coltivazione: in particolare lattuga, indivia, lattughino, rucola, zucchine, asparagi e cavoli.

Vi sonno alcuni fiori e alcune verdure che, tuttavia, risultano poco graditi alla gran parte delle specie di lumaca. Fra i più noti, si elencano:

E il cerfoglio? Il nome non suonerà nuovo ai più, perché viene spesso consigliato proprio come rimedio naturale per allontanare le lumache. In realtà, diversi studi hanno confermato che il cerfoglio eserciti un potere attrattivo su questi animaletti, tanto da attirarli nelle aree coltivate anziché allontanarli.

Spiegate le basi del comportamento delle lumache, è giunto il momento di analizzare i rimedi naturali più indicati per allontanarle. Per evitare conseguenze negative sull’ambiente, non bisogna uccidere i gasteropodi: oltre ad avere un effetto depurante per il terreno e aggiungere sostanze nutritivi con le loro secrezioni, sono all’interno di un delicato equilibrio di catena alimentare.

Bisogna quindi limitarsi ad allontanarle, senza minacciare la loro sopravvivenza.

L’ortica è una delle piante poco gradite dalle lumache, sia per il suo profumo che per la sua azione urticante. Per questo, i gasteropodi ne rimangono a debita distanza, preferendo banchettare su altre varietà.

Si può quindi pensare di coltivare attivamente le ortiche nell’orto oppure in giardino, per costruire una vera e propria barriera fisica a protezione delle verdure e dei fiori di proprio interesse. In alternativa, se non si volessero coltivare le ortiche, si può versare su tutta l’area da proteggere un macerato di foglioline sminuzzare, tale da ricoprire gran parte del terreno.

Come ampiamente noto, le lumache hanno bisogno di un clima umido per poter rimanere in vita. Questa necessità permette di essere sfruttata a vantaggio dell’uomo, per creare delle aree particolarmente gradite dai gasteropodi e catturarli. Non per eliminarli, bensì per trasportarli altrove: possono bastate anche solo 300-500 metri dall’area coltivata.

È sufficiente costruire delle mini-capanne con cortecce d’albero, massi, resti di mattoni e foglie e annaffiare in profondità il terriccio, affinché risulti decisamente bagnato. Le lumache vi saranno naturalmente attratte, trovando qui un’umidità maggiore rispetto all’esterno. Ogni mattina se ne troveranno diversi esemplari, che potranno così essere spostati altrove.

Anche caffè e peperoncino sono due ritrovati che non sembrano troppo cogliere i favori delle lumache. Dei fondi di caffè non amano infatti l’odore, mentre il peperoncino è per loro irritante. Perché allora non sfruttare questi due elementi per creare una barriera al loro ingresso in aiuole e orti?

È sufficiente raccoglier i fondi di caffè, ridurli in polvere e delineare il perimetro dall’area da proteggere. Il peperoncino in polvere, oppure semplicemente sminuzzato, può essere quindi spruzzato sopra la barriera dei fondi di caffè già predisposta.

In alternativa, si può fare ricorso anche all’aceto: basta diluirne un bicchiere in un litro d’acqua e, con un erogatore spray, spruzzarlo su tutte le parti aeree della pianta.

L’olio di neem è uno dei più noti e validi rimedi naturali utili sia per il giardinaggio e l’agricoltura. Il suo odore acre rappresenta un fortissimo deterrente per insetti e parassiti, ma nemmeno i gasteropodi ne sono esenti. Tutto merito dell’azadiractina, un principio attivo dalle potenzialità molto simili agli insetticidi chimici. Con la differenza, però, di agire a livello preventivo e deterrente anziché uccidere le lumache.

Per utilizzarlo, basta diluire circa 5 ml di olio di neem in un litro d’acqua, quindi mescolare molto prima dell’uso. Con un vecchio erogatore spray, come quello dei detergenti, si spruzza il composto su tutte le parti aeree della pianta, ripetendo l’operazione almeno una volta a settimana.

L’azione dell’olio di neem può essere potenziata con il ricorso al sapone di Marsiglia, da ridurre in scaglie e poi mescolare in circa un litro d’acqua. Potrà essere spruzzato direttamente sulle piante o, ancora, tamponato sulle foglie con l’aiuto di un panno in microfibra.

Uno dei ritrovati popolari più diffusi per l’eliminazione delle lumache è quello della birra. Questi gasteropodi ne sono particolarmente ghiotti ma, nel tentativo di avere accesso alla bevanda, annegano. Basterà quindi predisporre in giardino una ciotola ricolma di birra, affinché le lumache vi cadano dentro nel tentativo di assaporarne il contenuto.

Allo stesso modo, spesso vien consigliato il ricorso al sale grosso: poiché assorbe e trattiene i liquidi, porta rapidamente alla disidratazione delle lumache e, per ovvie ragioni, al loro decesso.

Queste pratiche popolari, per quanto molto efficaci, portano però alla morte delle lumache. Animaletti che, così come già anticipato, sono molto utili per gli ecosistemi e anche per l’uomo. Per questa ragione, il ricorso alla birra o al sale sarebbe da evitare: meglio scegliere soluzioni più dolci e meno distruttive.

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