Bonus idrico FAQ, tutto quello che c'è da sapere in attesa della piattaforma per i rimborsi | Sky TG24

2022-08-20 05:08:33 By : Mr. Edmend Tang

L'incentivo, di massimo 1.000 euro, è finalizzato a favorire gli interventi necessari alla riduzione del consumo di acqua in ambito domestico. Il Mite, ministero per la Transizione Ecologica, ha promulgato il decreto attuativo contenente tutte le indicazioni necessarie per la fruizione del contributo e le Faq per chiarire i dubbi dei potenziali beneficiari

Con la legge di Bilancio 2021 è stato istituito il bonus idrico, un incentivo finalizzato a favorire gli interventi necessari alla riduzione del consumo di acqua in ambito domestico. Con oltre 7 mesi di ritardo, il Mite, ministero per la Transizione Ecologica, ha promulgato il decreto attuativo contenente tutte le indicazioni necessarie per la fruizione del contributo. Ora si attende una piattaforma per l'inserimento delle richieste di rimborso. Il ministero ha anche pubblicato le Faq, ecco cosa c'è da sapere

A CHI SPETTA? Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale,  nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari

COSA FARE IN CASO DI COINTESTATARI? In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario

A QUANTO AMMONTA? A ciascun beneficiario è riconosciuto un bonus idrico nel limite massimo di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute debitamente documentate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021. "I rimborsi - si legge in un comunicato del Mite - saranno emessi secondo l’ordine temporale di arrivo delle istanze fino ad esaurimento delle risorse, pari ad euro 20 milioni per l’anno 2021 e solo a seguito dei relativi controlli"

QUALI INTERVENTI SONO AMMESSI? La fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti

QUALI ALTRI INTERVENTI SONO AMMESSI? La fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti

COME RICHIEDERLO? I beneficiari possono presentare istanza registrandosi sulla “Piattaforma bonus idrico”, accessibile, previa autenticazione, dal sito del ministero della Transizione Ecologica, che sarà resa disponibile entro 60 giorni dalla data di registrazione presso i competenti organi di controllo del decreto ministeriale firmato lo scorso 27 settembre. Gli interessati, qualora non ne siano già in possesso, devono richiedere l’attribuzione dell’identità digitale accertata attraverso SPID o tramite Carta d’Identità Elettronica

QUALI DATI FORNIRE? Nome, cognome, codice fiscale del beneficiario; importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso; quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione; specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato; identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso

Tra gli altri dati da comunicare anche: dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni; coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso; indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.)

QUALI ATTESTAZIONI SERVONO? Attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo; attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus

Servono infine: copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma”

QUALI SONO LE CAUSE DI RIGETTO O ESCLUSIONE? Il rimborso è escluso nei seguenti casi: ove la richiesta risulti errata nella compilazione, incompleta di informazioni e/o degli allegati; ove a seguito dei controlli si riscontrino irregolarità rispetto a quanto dichiarato; esaurimento delle risorse stanziate

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