Vagina: guida alla salute con i consigli di una dottoressa

2022-08-20 05:08:44 By : Ms. Sarah Zhang

Ecco che cosa c’è da sapere (e da disimparare) con i consigli di una ginfluencer e dottoressa

Correva l’anno 2020, e sulla piattaforma Goop! fondata da Gwyneth Paltrow andava sold-out una candela piuttosto singolare. This smells like my vagina: per soli 75 dollari l’attrice e wellness-guru regalava al mondo un’idea di marketing geniale e l’illusione che le sue parti intime profumassero davvero di cedro, bergamotto e rosa damascena. Non solo un case-study per gli appassionati di comunicazione, ma anche un momento zero in grado di determinare la nascita di un focus mediatico su vulva, vagina & Co. Soprattutto nella beautysfera.

Sono stati soprattutto i social, TikTok in testa, a premere un tasto sull’acceleratore. I contenuti a tema ginecologia sono schizzati in vetta alle classifiche dei più cliccati dai giovanissimi (come raccontiamo anche a pag. 42) e hashtag come #vulva e #ginecologa sono diventati virali collezionando rispettivamente 340 milioni e 1,9 miliardi di visualizzazioni. Il merito di questi numeri è anche della dottoressa Monica Calcagni, ginecologa e ginfluencer da venti milioni di like su TikTok, a cui abbiamo chiesto qualche consiglio per destreggiarci nella giungla di informazioni sulla cura della vulva che popolano il web. «Il segreto è sempre la moderazione», dice. «È importante che si parli di questi argomenti per sfatare i tabù e fare informazione. Basta pensare che fino a qualche anno fa vulva e vagina venivano utilizzati come sinonimi. Occhio però sempre alla fonte: anatomia femminile e sessualità sono pretesti acchiappa like, con un grande potenziale sui social. Parlarne è una cosa seria che deve rimanere deputata a chi è davvero competente, ginecologi, ostetriche, personale medico».

Se infatti da un lato informarsi sulle esigenze della propria vulva non è mai stato così facile, dall’altro si rischia di incappare in informazioni errate e di sposare abitudini alla lunga nocive per la nostra salute. Per esempio, per quanto riguarda la detersione: attenzione alla moda delle lavande vaginali (Gwyneth, stiamo parlando ancora di te): a meno che non ci siano esigenze specifiche, non c’è nessun valido motivo per detergere il canale vaginale: «La detersione va fatta solo all’esterno e mai più di due volte al giorno, mattina e sera. Lavandosi troppo rischiamo di ridurre la flora microbica vaginale, esponendo la vulva al rischio di infezioni», ci ricorda Calcagni. Soprattutto perché la vagina adeguatamente detersa è assolutamente inodore. «Non c'è nessun bisogno di creme e profumi. Piuttosto, se c’è cattivo odore è consigliabile una visita ginecologica con tampone vaginale o cervicale per individuare un’eventuale infezione da trattare».

Per quanto riguarda la detersione esterna, ecco come scegliere il prodotto giusto: «Il detergente intimo va scelto in base all’età e al momento che si sta vivendo. In linea di massima, va utilizzato un prodotto con pH acido poiché nel detergere la vulva entriamo in contatto anche con l’inizio del canale vaginale. Per le ragazze molto giovani o per chi è in menopausa, meglio un pH neutro, meno aggressivo». Come regola generale, poi, vanno evitati i saponi molto profumati perché possono causare allergie. E, poi, bisogna scegliere formule prive di parabeni che possono creare dermatiti, dermatosi o un’eccessiva secchezza vaginale.

Un ruolo d’eccezione lo svolge poi l’integrazione: ottimo il collagene, fondamentale per ridurre l’invecchiamento e la salute di tutto il corpo e ideale per garantire l’integrità della vagina soprattutto in menopausa. Consigliata dalla specialista è anche la vitamina D perché aumenta le difese immunitarie. E per finire, serve anche una buona dose di probiotici e prebiotici perché la salute della vagina è strettamente collegata a quella del nostro intestino.