Esfoliante adatto anche alle pelli più delicate, è un booster di luminosità.
Le osserviamo sui fondali marini durante le immersioni ma le spugne di mare costituiscono anche un alleato e un segreto beauty irrinunciabile. Esse infatti sono gli strumenti più naturali e pregiati possibile per prendersi cura della propria pelle. Se potrebbe sembrare un controsenso quando si parla di bellezza “green”, in realtà la raccolta della spugna, che altro non è che un organismo pluricellulare (Phylum Porifera), se fatta correttamente è benefica per l’organismo stesso e per questo regolamentata in maniera ferrea. La spugna di mare deve essere infatti recisa nella parte più esterna per permettergli di crescere ancora più sana e forte. I metodi di pesca e di lavorazione utilizzati sono inoltre ecologicamente sostenibili e preservano l’ambiente.
Di spugne di mare ne esistono diverse, per forme e colori, dal giallo al viola, passando per il blu e l’arancione. Assurdo pensare che ad oggi ne siano state descritte più di 9000 specie. Le sue proprietà sono rinomate quando si parla di detersione: la spugna di mare ha un’azione super delicata sulla pelle, anche la più sensibile, è antisettica e ipoallergenica e garantisce una leggera esfoliazione che rende la pelle più luminosa giorno dopo giorno. Il suo uso quotidiano permette infatti di rimuovere impurità e cellule morte, garantendo una detersione a fondo che con semplice acqua e sapone o con le spugne sintetiche difficilmente si raggiunge.
Di provenienza mediterranea, ci sono spugne a pori più più stretti, denominate Fine Dama, particolarmente indicate per tutte le pelli sensibili, come quella del viso o dei bambini, ideali anche per rimuovere il make up. Il loro tocco è come una carezza. È sufficiente mettere il detergente sulla spugna inumidita e procedere con il massaggio a movimenti circolari. Si presentano sotto forma di colore più giallo quelle che non hanno subito un trattamento sbiancante, risultando quindi più esfolianti perché più “grezze” e “naturali”.
Le spugne Arcipelago invece sono a pori più larghi e dalla struttura più elastica, particolarmente pregiate. Indicate per la pulizia del corpo e usate nei centri termali per rimuovere fanghi e maschere, hanno il potere massaggiante di riattivare la circolazione.
L’unica attenzione che è bene prestare quando si acquista una spugna di mare per la beauty routine è la sua cura. La manutenzione infatti deve essere regolare. Nonostante abbiano proprietà antimicrobiche naturali, le spugne di mare possono ospitare batteri e favorire la loro proliferazione. Pelle morta e impurità che vengono rimosse dalla pelle infatti sono una manna per lo sviluppo di batteri. Il consiglio è quello di conservarla in luogo ben asciutto e areato e di pulirla alla fine di ogni lavaggio. Per eliminare il senso di viscosità che può insorgere quando la spugna non è stata sempre ben pulita o per ravvivarne il colore, basta versare un cucchiaio di bicarbonato di sodio in un recipiente d’acqua calda di dimensioni leggermente superiori a quelli della spugna. Immergere la spugna e strizzarla per un paio di volte, poi lasciarla nel recipiente per 15 minuti circa. Finito il tempo di ammollo, risciacquare bene e farla asciugare in modo naturale.