Il coriandolo che divide - Scienza in cucina - Blog - Le Scienze

2022-08-08 10:09:52 By : Ms. Joy Ren

Il coriandolo ( Coriandrum sativum), noto anche come cilantro, suo nome spagnolo, è una delle erbe aromatiche più antiche che si conoscano. Citato nella Bibbia, i suoi semi sono stati ritrovati in tombe egizie e in epoca romana era usato sia come erba medicinale che come condimento. L’uso culinario delle foglie fresche e dei semi essiccati si è poi diffuso in tutto il mondo e ora è molto utilizzato nelle cucine del Messico e dell’America Latina per preparare la tradizionale salsa che accompagna le tortillas, nel Medio Oriente e in alcuni paesi asiatici come la Tailandia e l’India per aromatizzare molte ricette.

Molti cibi suscitano sentimenti contrastanti ma il coriandolo fresco è noto per essere probabilmente l’alimento che più divide e polarizza le opinioni. Le persone che non lo sopportano descrivono il suo odore e sapore in modi completamente diversi rispetto a coloro a cui invece piace. Chi lo apprezza lo descrive come fresco e fragrante mentre chi lo odia sostiene che sappia di sapone, di muffa,  di terra o addirittura che ricordi l’odore delle cimici. Questa diversità di giudizio così inconciliabile ha incuriosito gli scienziati che hanno cominciato ad investigarne le cause.

Da un recente studio pubblicato sulla rivista Flavour scopriamo che l’apprezzamento del coriandolo fresco varia a seconda dei diversi gruppi etnici. I caucasici e le popolazioni dell’Asia dell’est hanno la più grande proporzione di coloro che non lo sopportano (17 per cento e 21 per cento) seguiti dagli africani con il 14 per cento. Nel Medio Oriente, tra gli ispanici e nell’Asia del sud la percentuale invece è molto bassa (3, 4 e 7 per cento).

Sappiamo che l’apprezzamento del cibo è dettato sia da fattori socioeconomici, salutistici e culturali, come la maggiore esposizione di un ingrediente in alcune cucine, sia da fattori genetici e negli ultimi anni le ricerche sulla genetica dell’apprezzamento del sapore e dell’odore del cibo si sono moltiplicati. Uno studio del 2004 sui gemelli ha mostrato che l’apprezzamento, positivo o negativo, per il coriandolo fresco ha un forte carattere ereditario. I ricercatori hanno chiesto a gruppi di gemelli omozigoti (che sono geneticamente identici) e gruppi di gemelli eterozigoti (quindi geneticamente differenti) quanto apprezzassero il coriandolo. L’80% dei gemelli omozigoti ha risposto in modo identico, mentre solo il 42% dei gemelli dizigoti concordavano sulla risposta. Poiché i gemelli omozigoti condividono totalmente il DNA è evidente che l’apprezzamento del coriandolo è dovuto anche a fattori genetici.

Un passo in avanti nell’identificazione della componente genetica dell’apprezzamento del sapore del coriandolo è stato fatto in uno studio pubblicato su arXiv. Il lavoro ha analizzato il DNA di circa 30.000 soggetti riscontrando che una variazione genetica sul cromosoma 11 all’interno di un gruppo di geni olfattivi è significativamente associata alla percezione dell’odore saponoso. Alcune molecole che caratterizzano l’odore del coriandolo fresco appartengono alla famiglia delle aldeidi insature come l’E-(2)-decenale, lo Z-(2)-decenale e l’E-(2)-dodecenale. In particolare l’E-(2)-decenale ha un odore particolarmente disgustoso e viene emesso come sostanza repellente da alcuni insetti. Una ipotesi plausibile è che chi odia il coriandolo sia più sensibile all’odore di queste molecole. Un’altra analisi genetica delle varianti di geni presenti nei partecipanti caucasici a uno studio di nutrigenomica ha mostrato che anche una variante sul cromosoma 14, nella zona dei geni recettori dell’olfatto, è fortemente associata alla repulsione per il coriandolo.

Dati interessanti, ma poiché possediamo almeno 400 geni che regolano i recettori olfattivi, ogni recettore si lega a varie molecole e l’olio essenziale di coriandolo è composto da decine di molecole diverse, la strada per l’identificazione del colpevole è ancora lunga.

Articolo pubblicato su Le Scienze n. 536

Scritto in Aromi, Fisiologia del gusto, Genetica, Neurogastronomia | 175 Commenti »

Il Coriandolo o erba cimicina. Infatti strofinando le foglie si ha lo stesso identico odore della cimice verde (nezara viridula) insetto dall'odore nauseabondo. Lo scorso anno mi ritrovai con 13 ha di prezzemolo inquinati con coriandolo e per una settimana nonostante docce su docce mi sentivo addosso sempre quella puzza persistente. Posso capire l'utilizzo del seme, ma come si fa a mangiarlo? De gustibus .....

ehehe. Io lo adoro! come fai a fare una salsa cruda messicana senza coriandolo fresco? Dai, facciamo un sondaggio tra i lettori: chi lo odia e chi lo adora?

Pronto al sondaggio! Io lo adoro, secondo me i piatti della cucina indiana o messicana non possono NON contenere il coriandolo fresco! Peccato solo che qui in Toscana non si trovi nei supermercati e l'unica possibilità sia coltivarselo da soli!

Articolo interessante, ma credo che nel gusto umano (come in molti altri campi) il fattore dominante sia quello culturale: in particolare sono importanti la curiosita` e la volonta` di provare sapori e piatti nuovi e variati. Ci possono essere dei fattori genetici, ma credo valgano piu` come "indicazioni" che come vincoli rigidi.

Per certe cose prevale la cultura, per altre la genetica.

Qui si trova facilmente, so che è molto apprezzato "el mojo verde" o "mojo de cilantro", cioè una salsa, però non l'ho mai provato, né in salsa già fatta né crudo. Uso sì i semi, per esempio macinati insieme ad altre spezie per il pampepato, ma sinceramente quel simil-prezzemolo non mi ha mai attirato. Ora dovrò provarlo per poter partecipare all'inchiesta di Dario.

Io sento il sapore saponoso...:( e sono mezza caucasica e mezza orientale

La mia senza dubbi è una posizione viziata da un pregiudizio dovuto a quell'odore (puzza), inoltre, visto che è presente nella cucina messicana, sicuramente lo avrò mangiato a mia insaputa, in ogni caso camminare in un campo di coriandolo circondati da quell'odore (puzza) è un esperienza mistica, provare per credere.

Sì Sì identifichiamo questo colpevole al più presto, perché è davvero la spezia che detesto in modo assoluto ed inoppugnabile!

A me piace. Non ho mai avuto occasione di avere in casa o di maneggiare del coriandolo fresco, ma quello essiccato (che si compra in vasetti come le altre spezie, tipo il pepe, il cumino, la noce moscata, etc.) lo trovo molto buono. Gradevole.

se ti piace il liqurino alle caramelline di liquerizia, nessuno stupore che ti piaccia il coriandolo!!

anni fa, quando presi la cascina, c'era un prato infestato da coriandolo. Quando il vento veniva da quella parte: puzza di cimici. Nell'orto quando raccoglievo il prezzemolo ne strofinavo ed annusavo le foglie per essere sicuro di non raccogliere anche il coriandolo. Poi è scomparso, non so perché, forse sentiva la mia scarsa empatia?

Avevo dei dubbi sulla varietà, quindi ne trapiantai qualche piantina acquistata, stessa puzza!

Ma a parte i mangiatortillas (Tex docet) che uso se ne fa nella nostra cucina? Mi chiedo questo, perchè ultimamente molte ditte sementiere propongono contratti di coltivazione per la moltiplicazione del seme di coriandolo nelle aziende del centro-italia.

Dario, ti hanno rubato l'idea dello scienziato in cucina: quel Marco Bianchi sta spopolando. Però solo a vederlo mi suscita la voglia di riservargli una bella confusione di schiaffi. E' proprio vero che la moneta cattiva scaccia quella buona...

spiacente Dario...le pochissime volte che mi è arrivato sotto il piatto ho lasciato il piatto......l'odore di cimici è terribile...fortissimo...nauseabondo ....e la stessa cosa vale per mio padre.....sarà genetica???

Durante il mio soggiorno in Marocco della settimana scorsa, avendo dovuto mangiare a mezzogiorno nei vari villaggi, è stata una continua scoperta di sapori mai gustati. Per fortuna che a me non da fastidio nulla, ma di qualcuno ne avrei fatto sinceramente a meno.

Chi non è più giovanissimo ricorderà le palline d'argento utilizzate come decorazione in pasticceria altro non erano che semi di coriandolo confettati. Personalmente ritengo che alcune salse senza coriandolo non siano degne del oro nome orignale ma l'odore di cimice sparische in fretta lasciando più che altro una sensazioen simile alla menta.....chi ne sa di chimica forse troverà il perchè.

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Ho inserito un accenno di questi studi nella pagina di wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Coriandrum_sativum Grazie Dario

Mi potete chiarire un punto, anche se forse vado fuori tema (ma visto che se ne parla, ne approfitto)? Ma i gemelli omozigoti e dizigoti presi in esame in questi test, in cui la componente culturale è importante, non dovrebbero essere "separati alla nascita", per evitare che si condizionino reciprocamente in tal senso? In genere i gemelli omozigoti sono molto "simbiontici", in confronto a quelli dizigoti, e mi pare abbastanza probabile che sviluppino gusti simili, ossia che concordino. Invece i dizigoti, sono solo fratelli nati lo stesso giorno, quindi, a parte il DNA diverso, molto meno simbiontici, quindi meno reciprocamente condizionabili, quindi meno concordanti. Quindi dire che l'80% dei gemelli omozigoti concorda, soprattutto nei gusti acquisiti, non è abbastanza simile a dire che il 42% di quelli dizigoti concorda sullo stesso punto? Ossia, quanto pesa realmente questa prova? Graze ^__^

ma no Bacillus, dai! Marco si occupa di salute, io no

(E i coriandoli di carnevale vengono dalle "palline d'argento" di Paolo...) Io lo uso spesso, come uso spesso molte spezie e erbe aromatiche mediorentali; ma qualche tempo fa, dovendo preparare una cena libanese per un cliente di cui non conoscevo bene i gusti, l'ho omesso. La mia compagna percepisce la foglia come "piscio di gatto"; tuttavia, se ci si concentra sul fondo di agrume (o forse meglio, di arancia), la percezione successiva (sembra) migliorare.

Trovo sgradevole, ma non insopportabile, il sapore delle foglie di coriandolo, e l'ho sempre associato al sapone (come del resto la maggiorana fresca).

Il coriandolo in semi, invece, non mi dispiace.

Anche il cumino divide, a me piace tanto ma c'è chi dice che ha l'aroma di sudore d'ascella

Ho scartabellato alcuni vecchi appunti di entomologia ed ho trovato che il liquido repellente della cimice e di molti altri Rincoti dotati di "armi" similari è il n-tridecano (??) si trova anche nel coriandolo?

Io non sapevo cosa fosse il cilantro prima del 2010 quando nel posto dove lavoro (Monell Chemical Senses Center) ho partecipato ad un esperimento dove tra le altre cose mi si richiedeva di riconoscere degli odori..a quello del cilantro non sapevo neanche dare un nome, una qualita'..niente! Poi mi hanno spiegato cosa fosse e me lo hanno fatto assaggiare: meglio che non lo avessi mai fatto! Cosi' ho anche scoperto che oltre che essere un picky eater sono anche neofobico. Comunque alla percezione del "flavor" del cilantro sono state associati altri SNP in geni del gusto.

Secondo me il prodotto migliore della pianta sono i semi freschi; hanno tutte le caratteristiche aromatiche più apprezzate della foglia, e in misura più attenuata il principio ritenuto sgradevole. (Possibile, tuttavia, affermare che si tratti di un aroma che funziona meglio in combinazione?).

Michele: ma che figo! Lavori al Monell!!! Sì, ho letto che sono stati identificati altri SNP

Abitavo a Parigi in un quartiere africano... una volta comprai del coriandolo pensando fosse prezzemolo.

Non ricordo se in quella occasione vomitai oppure no, ma malgrado l'odore ho provato a cucinare qualcosa. E' brutto buttare nella spazzatura del cibo, ma...

Comunque immagino che solo chi ha mangiato quella spezia da piccino puo' apprezzarla da grande. Dario, quando è stata la tua prima volta ?

Il coriandolo fresco non l'ho mai potuto mangiare. Da bambina,mia zia spesso mi offriva i confetti di zucchero con dentro un seme che poi ho scoperto essere di coriandolo ed io regolarmente li rifiutavo. Ora mi piace mangiare i semi pestati insieme alle altre spezie ma il coriandolo fresco mi fa proprio star male....solo l'odore mi dà un senso di vertigine.

Dario: si, faccio ricerca al Monell da tre anni ormai, sono post-doc. Davvero consoci il Monell? Fa piacere sentirlo. Mi occupo di olfatto, ma qui al monell siamo una grande famiglia e quindi quando c'e' da dare una mano per gli studi degli altri lab, lo si fa anche gratis!

Lo percepisco in minime quantità nei piatti e non mi piace. Figurarsi la cucina tailandese! Il Silantro me..riman...e

Michele: Scherzi? il Monell Center è un mito! L'ho citato varie volte. Fate cose fighissime! Ho letto un saccco di cose vostre sul gusto amaro e sul dolce.

Emanuele: no, io l'ho assaggiato la prima volta che ero già grande, in un ristorante messicano.

Pensavo che l Monell, fosse noto solo a pochi appassionati!Evidentemente sei uno di quei pochi appassionati. Olfatto e gusto (soprattutto il primo), sono sensi che io chiamo sensi dimenticati.

ehehe. Ho citato il Monell anche nell'articolo sull'odore dell'urina prodotta dagli asparagi

Ho mangiato in Marocco un Tajine di spezzatino di pecora con molto cumino, solo che non è stato tanto il mangiarlo, quanto il sentirmelo "ritornare su" (scusate) per almeno altre quattro ore, solo che il mio autista sudando aveva creato una dose d'urto. Forse è per quello che ho resistito.

Esistono anche i pregiudizi gustativi ed olfattivi a quanto pare. Se mangiate gorgonzola ben stagionato o roquefort o camembert, come mai non vi viene la nausea per il puzzo di piedi sporchi? Comunque, il coriandolo fresco si mangia in Asia del Sud-Est tutta, in Maghreb, in Medioriente, in India, in Sudamerica quasi tutta, in Caraibi e in Portogallo (unico paese europeo ad averne conservato l'uso dal tempo dei Romani). E' molto particolare ma secondo me il palato va educato anche al coriandolo fresco, anche se sono trenta anni che provo a farlo accettare agli italiani, i più reticenti. Ma gli italiani sono reticenti ad un sacco di cose, uvetta, peperone, cipolla, sedano, aglio ed altro. Chissà perché... Per quanto riguarda Marco Bianchi, ricordo che è ricercatore in oncologia e che di scienza tutto sommato ha diritto di parlare.

Ok, Dario, ma quand'è stata la tua prima volta?

Che dire, Dario, la prossima volta che vieni in US passa da Philly (la citta' dell'amore fraterno) e facciamo un giretto insieme al Monell, se ti va..e ti offro un caffe' rigorosamente Americano (che da quello che ho capito da un tuo post precedente ti piace molto);-)

Jean-Michel Carrasso, ovvio che esistono i 'pregiudizi olfattivi" in fondo la cultura, l'ambiente in cui viviamo influenzano la nostra fisiologia. Se a cio' aggiungi che il cervello e' quello che poi integra e intepreta tutte le informazioni, il gioco e' fatto. Si possono facilmente condizionare i nostri sensi, per esempio l'odore dei formaggi. Una molecola presente in tale odore e' l'acido isovalerico, che ha anche una "puzza" tipica di calzini sudati, se presentato a un gruppo di studio con la dicitura puzza di calzini viene immediatamente bollato come odore cattivo, se invece viene presentato con la dicitura formaggio francese, il numero di soggetti che lo considera puzza diminuisce notevolmente.

Io devo appartenere a una terza categoria, quella a cui l'odore non piace particolarmente, ma che lo trova insostituibile in certe ricette. Nella cucina messicana, ma anche in quella indiana, il coriandolo fresco NON si può sostituire con il prezzemolo, sono due aromi che non c'entrano un tubo uno con l'altro, seppur somiglianti nella forma, è come sostituire il caramello con l'aceto solo perché sono entrambi scuri.

Poi è anche una questione di dosi, c'è chi non ha il senso della misura.

PS: le cimici verdi in Messico si chiamano jumiles e, guarda caso, si usano per farci una salsa

Mi piace-non mi piace dipenderà anche dalle combinazioni, com'è stato detto. Mia moglie non lo sopporta, ma lo riconosce e lo accetta in ricette speziate. Per chi lo ama, suggerei di utilizzarlo al posto del prezzemolo quando si condisce la pasta con la colatura di alici. E quindi poco aglio, peperoncino, coriandolo fresco, olio e colatura. Magico umami!

hai ragione comprai dell'ottimo formaggio stagionato puzzolente in val Varaita. Quando tornavo dalle gite di sci alpinismo i compagni di pullmann minacciavano di togliersi gli scarponi se continuavo a mangiarlo

però il coriandolo mi schifa da quando lo conosco, come odore. Non lo avevo mai mangiato, ebbi modo di conoscerlo cresciuto nel prato e nell'orto, per la puzza.

Michele Di Battista: non puzzano soltanto i formaggi francesi... )))

Michele: come ci sei finito al Monell? in che sei laureato? Scusate l'OT ma il blog è mio

Salsa di cimici verdi? Beh, dipende dalla fame. I formaggi, sia Gorgonzola che Camembert, hanno un odore "pungente" ma niente a che vedere con le foglie di coriandolo dall'odore (puzza) persistente che prevale sul resto degli odori coprendoli. Come il peperoncino, se si esagera copre tutto.

Dario, sono laureato in scienze biologiche bari, phd in neurobiologia alla sissa trieste, post-doc al monell da tre anni. Ho sempre studiato olfatto e organo vomeronasale dai tempi della mia tesi di laurea, tra me e l'olfatto e' stato colpo di fulmine e non ci siamo piu' lasciati!

Ciao Dario, io vado OT ma solo per segnalare una piacevole sorpresa: ho trovato i tuoi libri nella biblioteca di un ristorante vegetariano qui a Roma, che per fortuna non è il solito covo di veganoidi estremisti e gomblottardi! E cucinano molto bene,

http://www.ilfattoalimentare.it/patatine-fritte-chips-irresistibilitobias-hoch.html

Ps: spero di non essere troppo OT

Io lo adoro; nella cucina tailandese, in quella del magreb e anche in quella libanese. E' vero però che il coriandolo che trovo qui a parigi ha un profumo diverso da quello venduto in italia

Io di solito mangio tutto quello che sta fermo nel piatto. E anche quello che si muove abbastanza lentamente. Persino quello che si muove in fretta ci provo! Ma il faccio parte del 17% caucasico che non sopporta il coriandolo: riesco ad avvicinare i semi, ma non le foglie fresche.

Per associando l'odore del coriandolo a quello delle cimici, e odiando l'odore delle cimici, nel minestrone e in altre ricette mi piace.

Non ho mai pensato di associare l'odore del coriandolo a quello del sapone.

Se non erro il coriandolo c'è nell'harissa e nella mortadella.

Per i sapori tramandati via DNA: il melone (quello giallo, per intenderci) non mi piace (non sono allergico). Nella mia stessa situazione è mia madre e le sue sorelle e mio fratello. Mia figlia, per fortuna, ha preso dalla sua mamma e lo mangia regolarmente.

@Jesse Il confrontare gemelli omo et eterozigoti serve a capire il peso della componente genetica rispetto all'ambientale. Il fatto che la percentuale sia diversa (significativamente, se il campione è sufficientemente grande) vuol dire che c'è una componente genetica. Avrebbero potuto cercare di vedere se i genitori dei gemelli eterozigoti che concordavano tendevano anch'essi a concordare e viceversa e magari cercare di individuare il/i gene/i coinvolti (magari se lo sono tenuti per il prossimo articolo)

Ricorda un po' la storia degli asparagi, anche se qui lo componente culturale è forse più accentuata

Io ho assaggiato per la prima volta il cilantro quando mi sono trasferito a Los Angeles 7 anni fa. E' stato amore a primo assaggio.

Una guacamole senza cilantro e' impensabile! Ed ora e' una delle spezie che non manca mai in casa ed ha sostituito il prezzemolo quasi per tutto

Io e il mio ragazzo l'abbiamo scoperto da quando viviamo in Inghilterra. Qui lo mettono sempre (ma proprio sempre) sulle zuppe, in particolare su quella di carote. E poi lo si trova nei ristoranti indiani, che qui sono a volte più comuni dei pub tradizionali. A me non dispiace particolarmente, non lo trovo poi così diverso dal prezzemolo. Il mio ragazzo, che è incredibilmente più open-minded di me (mangia più piccante, più speziato, e non si tira indietro quasi davanti a nulla) dice che sa di erba. Eppure lui il prezzemolo lo adora. Questa discussione sui gusti è molto interessante...mi ha fatto pensare a cosa ho in comune con i miei fratelli e a cosa no, a come sono cambiati i miei gusti negli anni (tanto, ma proprio tanto), e a quanta gente schizzonosa ha conosciuto. Mi piacerebbe approfondire l'argomento.

Ceto però che un Boulette d'Avesnes arriva molto vicino alle mie calze militari dopo una quarantina di km di marcia

E' sufficiente essere vissuto in tanti posti diversi e senza tante possibilità di scelta nel cibo. La schizzinosità (scusate il neologismo) ha vita corta. la mia permanenza in Israele per due mesi nel 1962, dove vi era poco da mangiare e spesso dovevo mangiare in vari kibbutz di etnia tra le più disparate mi ha messo in riga. I primi ebrei etiopi mi hanno fatto mangiare le cavallette.Non vi è nulla di immangiabile, basta chiedere ai nostri prigionieri in Germania durante la seconda guerra mondiale.

A me il coriandolo , semi e foglie , piace . Tra l'altro non trovo particolarmente disgustoso l'odore delle cimici e così , contrariamente ad altri , quando me le trovo nella casa di montagna le prendo delicatamente con le dita e le butto fuori dalla finestra fra le facce costernate dei presenti . Dopo mi lavo le mani .

A proposito di sapore di sapone, sono l'unico che lo sente anche nella papaia?

esiste una spiegazione al fatto che il seme sia invece delicatamente delizioso, e se pestato nel mortaio addirittura inebriante?

Per me il coriandolo è buonissimo!!! Devo sopportare le battutacce di mio papà e del mio compagno che continuano a dirmi che mangio una cosa che sa di cimice ma senza coriandolo certi piatti che mangio in Thailandia non sarebbero così buoni. Io mi sono comperata le bustine di semi e me lo coltivo in vaso e, tanto per fare un esempio, a volte passeggiando per il mercato (mio padre vive in thailandia) nei banchi di verdura... zac! ne rubo una puntina da mangiare passeggiando......

Penso che le prove le abbiano comunque fatte solo sul coriandolo fresco, i semi di coriandolo secchi che si comperano da noi non ne sembrano nemmeno parenti, sono tutt'altra cosa....

Ho apprezzato l'erba cilantro nel 93 in Ecuador, ma se devo essere sincero, un retrogusto saponoso me lo ricordo. La prima volta che lo vidi lo scambiai per prezzemolo.

In generale ne ho un buon ricordo ma non è che senta la necessità di mangiarlo.

@Jean-Michel Carasso 8 aprile 2013 alle 15:56 "Esistono anche i pregiudizi gustativi ed olfattivi a quanto pare. [...] Ma gli italiani sono reticenti ad un sacco di cose, uvetta, peperone, cipolla, sedano, aglio ed altro. Chissà perché…"

Sai che l'ho notato anche io? Oltre alla reticenza verso i sapori forestieri, c'è anche una pigrizia e una perdita di ingredienti di uso altrimenti comune. Ultimamente anche aglio e cipolla sono diventati flagelli da evitare. I bambini schifano i dolci con i canditi, spesso spalleggiati dai genitori, eppure sono riuscito a far mangiare a varie riprese pastiera a un canditofobico prima che gli svelassi che dentro c'era il cedro candito. Che sia una specie di pigrizia sociale mista a moda?

Comunque a me è capitato di assaggiare una guacamole senza coriandolo (fatta da un amico italiano), e non mi è piaciuta per niente.

A me non piaceva per niente, poi piano piano mi sono abituato (forse perchè mi sono innamorato di una messicana) e adesso una taco senza cebollita y cilantro non lo concepisco neanche piu'

Grazie per l'articolo! A me piace molto. Invece non sopporto il prezzemolo fresco... strano no? Visto che sono della stessa famiglia...

Ciao! Grazie!!! finalmente una spiegazione sul perché odio profondamente el cilantro, amato e decantato da tutta la mia numerosa famiglia Cilena! ora non potranno più far finta di nulla e piazzarlo in ogni insalata di pomodori (buonissimi)!

Non lo userei certamente in ogni piatto. Secondo il mio palato se opportunamente affiancato alle giuste spezie è fantastico, non riuscirei ad apprezzare le cucine asiatiche, sud-americane o medio-orientali senza quella nota saponosa, anche se effettivamente ricorda molto la "cimice". Comunque la percezione degli aromi è fortemente psicologica, per esempio a mia madre non piace il pollo al curry, ma se faccio pollo alle "spezie" (cumino, curcuma, peperoncino, ecc...) lo trova ottimo!

A titolo, chiaramente e puramente, personale, mi schiero con i cilantrofobici. L'odore mi disturba parecchio, anche se non raggiunge i livelli di disgusto che mi induce la "puzza" (d'accordo, "odore", per essere politically correct) di ogniqualsivoglia genere di formaggio. Idem dicasi per l'aglio. Sarà per le dimensioni del mio apparato olfattivo? Adoro, al contrario, la cipolla, il prezzemolo, il pesce e molte spezie "odorose" (tra cui cumino, curcuma, cardamomo, cannella...), tanto per elencare alcuni dei più comuni cibi noti per avere odori più "pungenti" di altri. Sarei curioso di provare il carvi, sempre della famiglia delle Ombrellifere come il coriandolo, per vedere se mi suscita la stessa sensazione.

Adesso ho capito cosa era ! In un viaggio in Perù trovavamo spesso piatti in cui si distinguevano foglie di non so quale pianta. Stessa cosa in Messico. Il sapore era davvero simile a sapone o qualcosa del genere e copriva quasi tutto il resto degli aromi. Talmente disgustoso (per noi) da provare senso di vomito dopo le prime 2 volte che lo abbiamo assaggiato. E si che adoro ogni cucina e ogni spezia possibile immaginabile, compresi i SEMI di coriandolo... eppure questa foglia fresca proprio no.

Qualcuno mi spieghi, please, la faccenda del sapor di cimice: maggior precisione, cimice come? Stufata, brasata, ripassata in padella, ajo e ojo, o nappata o cosa altro? Essù, esser avvezzi al sapor di cimice deve essere roba da gourmet , illuminatemi e prometto di non rendere isterico il mercato della cimice bella e che pulita pronta da portare a casa. Hasta il cilantro, siempre (che guacamole o indian curry sarebbero altrimenti?)

Amo tutte le cucine e mangio realmente tutto nei tanti viaggi di lavoro che faccio.

Ora capisco la repulsione viscerale per la mocheca brasiliana!

Sei sempre un piacere da leggere!

e aromatizzare un formaggio mooolto stagionato, magari con estratto di piedi, con coriandolo?

qualcuno ha voglia di provare?

tra parentesi, i formaggi stagionati si sposano benissimo con la mostarda piemontese

Allora devo essere un'eccezione assoluta: il coriandolo da solo mi nausea, eppure se mischiato ad altri sapori come nella cucina messicana, non mi dispiace. Purché però il piatto in questione non contenga pesce o crostacei, perché il quel caso torna a parermi orribile.

Le piante che noi consideriamo aromatiche o addirittura fornitrici di spezie, nel loro cervello biologico non pensano minimamente di accontentare i gusti o l'olfatto degli uomini. Le piante producono queste sostanze per i loro scopi che possono essere funzionali ad un loro particolare stadio fisiologico, (difesa dai parassiti ad esempio). Ora le parti verdi hanno una fisiologia diversa dal seme che è un organo riproduttivo e di riserva, quindi non è strano che la pianta produca molecole diverse nelle sue varie parti. Quante piante sono velenose in alcune parti e non in altre.

Ricordatevi sempre quando avete a che fare con le piante che esse non ragionano come noi. Esse hanno un'unico scopo quello di preservare la specie e tutto è finalizzato a ciò. Se può far comodo all'uomo bene, ma se ne fa il suo danno non se ne preoccupano più di tanto.

non esiste più la famiglia delle "Ombrellifere" ora sono divenute delle "Apiacee".

Io ho gustato dei cetriolini sott'aceto leggermente agro con semi di coriandolo: una leccornia.

Ma il mio interesse sarebbe per il nettare dei suoi fiori. Riuscire a trovare una superficie coltivata a coriandolo sufficientemente ampia (qualche ettaro) ci porteri le mie apine per trarne il relativo miele.

i primi anni che avevo la cascina ero infestato dal coriandolo. Il prato vicino a casa mandava zaffate di cimice. Ora non ne vedo più. Nota, il prato non lo ho nai falciato. Come mai da zeppo a zero?

Interessantissima discussione. Ora mi spiego la terribile esperienza di quella volta che mangiai al ristorante indiano e che giurai a me stesso: "MAI PIU'!": ogni piatto aveva quel fastidioso sapore di sapone che alla fine stavo quasi per rimettere e fu l'unica volta che avanzai del cibo. Al contrario, adoro il prezzemolo e uso abbondantemente quello fresco dell'orto di mio padre.

Quanto all'affinità di sapori, vi è mai capitato di trovare quel fastidioso (molto fastidioso) sapore cimicioso anche in certe olive? Che anche in queste sia presente questa sostanza?

e ancora... che dire della cannella? sarei curioso di conoscere se esistono studi simili riguardo quest'altra spezia: cosi amata da alcuni e così odiata da altri (me compreso: mi dà nausea anche il solo odore, e garantisco che non sono schizzinoso).

ti ringrazio molto per la precisazione. Grazie a quest'ultima ed una semplice "Wikipediata", ho appreso che la medesima correzione è stata a suo tempo apportata anche per "Gramineae" aka "Poaceae" e per "Cruciferae" aka "Brassicaceae" (i miei adorati broccoli, cavolfiori e cavoletti vari).

Io uso i semi di coriandolo nella preparazione di alcune birre di stile belga, come le witbier dette anche belgian white e li ci sta bene. Non apprezzo invece le foglie fresche che trovo troppo cimiciose al gusto ed all'olfatto.

è vero ma fumate risultano leggermente collose, avete mai provato?

non ho mai avuto tra le mani coriandolo fresco, perciò non posso partecipare all'inchiesta i semi secchi però mi piacciono molto, non so se può essere indicativo

c'è qualche studio simile sul tartufo?

ora che ho letto tutti i commenti posso dire che io il sapore saponoso lo ritrovo nei cachi non ben maturi

e per i pregiudizi è vero, conosco tantissime persone che non assaggiano cose nuove per principio, a mio cognato "non piacciono" tantissime cose, ma in realtà non gli piace il pensiero, perchè le cose non le assaggia nemmeno, e noi nemmeno insistiamo, come gli dice sempre mia sorella "meglio per noi se non assaggi, che se poi ti piace..."

io sull'assaggio ho imparato una grande lezione da bambina: ricordo mia zia che mi ha inseguito un intero pomeriggio per casa per farmi assaggiare il crescione, alla fine mi sono arresa per la disperazione e ho assaggiato. mai più mi sono rifiutata di assaggiare qualcosa! se una cosa non mi piace la riassaggio anche la seconda e terza volta, magari preparata in maniera diversa, per essere proprio certa di non gradirla. e in ogni caso (a meno che non si tratti di qualcosa che mi fa proprio vomitare) mangio senza problemi anche ciò che non mi piace

da un po' di anni i miei gusti sono cambiati molto, infatti sto riassaggiando tutto quello che prima non mi piaceva molto per vedere quanto mi piace adesso, con mio marito scherziamo dicendo che si tratta della vecchiaia, solo che io invecchio e lui no! cosa può far cambiare radicalmente i gusti di una persona? sono curiosa!

Credo di avere lo stesso genere di repulsione di chi detesta il coriandolo nei confronti di cetrioli e meloni. Al punto che se qualcuno vicino a me li sta mangiando mi sposto e se sono nel mio stesso frigo se possibile li levo (e magari li butto pure via di nascosto). Quando mi hanno regalato una crema per il viso al cetriolo ogni mattina chiudevo gli occhi, tappavo il naso e la spalmavo a velocità supersonica. Che sofferenza!

Io all'inizio lo odiavo ma, dopo 3 mesi in Tailandia ho cominciato ad amarlo..... sarò stato geneticamente modificato all'aeroporto ???? Saluti e complimenti per gli articoli sempre interessanti !!!

Mi piace molto quando un articolo fa uscire allo scoperto molti nuovi commentatori Benvenuti a tutti!

Ciao Dario, sono una studentessa di Scienze gastronomiche e volevo chiederti se è possibile contattarti anche per altri argomenti. Grazie

Marta, certo, o qui o su facebook

spettacolare vacanza in Portogallo quasi 13 anni fa....zuppa di pesce da resuscitare i morti....PIENA DI CORIANDOLO...rimandata in cucina. Piango ancora al solo pensiero. Odio il coriandolo con tutte le mie forze! quanto meno il gambo, quei delinquenti avevano contaminato gamberi paradisiaci con quei gambetti al gusto di sapone

@_Salvatore tra Abruzzo e Marche ci sono molti campi di coriandolo coltivati per la produzione del seme, ne conosco uno ampio una decina di ha in provincia di Teramo che tra poco sarà seminato, naturalmente non chiedermi di accompagnartici Ma i fiori del coriandolo sono melliferi?

Non credo che l'apprezzamento per alcuni gusti sia solo culturale,: io il coriandolo fresco in foglie l'ho provato per la prima volta da adulta in Portogallo,una ventina d'anni fa: lì lo mettono spesso nel riso. Comprato da mio marito al posto del prezzemolo, dapprima abbiamo pensato che ci si fosse rovesciato sopra il liquido per lavare i piatti, poi un amico portoghese ci ha spiegato l'arcano, erano "coentros nao salsa". Mio marito continua a detestarlo tutt'oggi, io lo metto nel taboulé, a volte nell'hummous, mi piace anche con l'insalata di pomodori poco maturi e cipolla, nei burritos... quindi io mi sono abituata al gusto e lo apprezzo e mio marito no. E piace ad una figlia su tre. Chi sa di genetica faccia i suoi conti. Mi piacciono anche i semi nel pane indiano e la birra bianca insaporita col coriandolo. Parlando di cimici: da piccola avevamo una siepe di lamponi, dove mi servivo a volontà, fino a quando non mi sono masticata un lampone con una cimice attaccata... ho ricominciato ad apprezzare il gusto del lampone da non più di un paio d'anni... ma ogni volta mi torna in mente l'odore/sapore della cimice...

Dieci verticale: se non usato con antica sapienza necessita di veloce mitridatizzazione....

Mi vien sinceramente da piangere. Adoro la cucina e SOPRATTUTTO assaggiare le cucine del mondo. Quando viaggio per me è fondamentale come poche cose "mettere il naso" dentro le cucine,trattorie, bettole, ristoranti o pensioni che siano. E molte volte questo ingrediente mi ha reso la vita difficile in particolare in Peru, Messico, Thailandia. C'è una cura ? Magari me lo coltivo e poi lo mangio finchè mi ci abituo ?

Senza andare a cercare cucine esotiche. Il coriandolo era usato nella produzione della mortadella bolognese. Poi i salumieri non lo hanno più usato, ma andando verso Ferrara qualche mortadella con il coriandolo la si può ancora trovare.

Appartengo alla categoria di chi detesta l'odore del coriandolo fresco... tanto che mi chiedevo come qualcuno petesse amarlo! la risposta sta nel mio naso, allora. grazie della spiegazione. Il seme secco invece lo adoro, con quel leggero profumo di arancia e lo uso spesso per condire il riso basmati bollito, una delizia per l'olfatto

Credo sia venuto il momento di raccontarvi un po’ di cose che ho letto sulle erbe aromatiche e sulle spezie.

Per noi occidentali le spezie hanno sempre rappresentato “l’esotico”. Le nostre erbe aromatiche (timo, rosmarino, bacche di ginepro, il cumino dei prati o carvi) non sono mai state considerate spezie, eppure botanicamente appartengono alla stessa categoria delle “spezie” che non sono altro che erbe aromatiche esotiche. Certo dovremmo dire che sono assimilabili alle spezie più i semi che non le parti verdi o essiccate, ma di eccezioni ve ne sono a bizzeffe. Anzi le erbe aromatiche sono sempre e solo state appannaggio del popolino povero e spiantato, mentre le spezie “quelle vere” e importate erano riservate ai ricchi o solo ad una certa società. Anzi nel Medioevo si diceva che le spezie non potevano essere digerite dai contadini , ma solo da stomaci particolarmente delicati, alla stessa stregua di certi cibi considerati di bassa lega che erano appannaggio di soli stomaci di gente di fatica. In altri termini si ammetteva che il ricco o l’appartenente ad una certa società avesse uno stomaco totalmente diverso da quello di un contadino o di un uomo di fatica fisica.

Pepe, cannella e zenzero infatti sono stati ritrovati in tombe greco-romane come esempio di ricchezza del sepolto. Anzi si ricorse sempre a succedanei diversi per renderle accessibili a più borse, ma quelli importati erano più di valore delle erbe aromatiche nostrane. D’altronde perché Colombo ha scoperto l’America? Non solo ma assistiamo pure a piante aventi la stessa zona d’origine ma che hanno migrato in modo diverso, pensiamo solo al fatto che l’aglio nostro (allium sativum) è una specie diversa dell’aglio dei cinesi (Allium tuberosum).

Anzi se le specie alimentari coltivate hanno subito nel tempo una notevole erosione del loro numero, così non è per le spezie vere e proprie, mentre lo è stato per i succedanei. Altro aspetto particolare è che se i continenti hanno contribuito in modo abbastanza simile nel fornirci piante alimentari, per le spezie invece l’Estremo Oriente ha fatto da padrone. L’Europa e l’America vi hanno concorso, ma in minor misura. Per quanto riguarda l’Africa e l’Australia ancora hanno dato poco contributo ma dobbiamo dire che sta crescendo il loro apporto. Se inoltre ci riflettiamo le spezie o le erbe aromatiche apportano valori minimi in fatto di nutrimento. Tuttavia dobbiamo constatare che queste piante per l’uomo esercitano un’attrazione, vedasi persistenza dell’uso, come della raccolta ed anche della coltivazione. Evidentemente ciò corrisponde ad un bisogno evidente nella nostra gastronomia e in senso più largo un’aspirazione profonda dell’umanità tutta. Non dobbiamo dimenticare che questa aspirazione comprende anche certe esigenze sanitarie, cosa molto presente anche negli animali che si curano ricercando erbe apposite. Che cosa li guidi ci è ancora sconosciuto, si dice l’istinto. E’ certo che molte piante aromatiche esercitano anche un’azione farmaceutica.

Qualcuno ha voluto spiegare la moda delle spezie nel Medioevo europeo anche come preoccupazione sanitaria volta alla disinfezione incosciente degli alimenti, in particolare della carne. E’ utile qui ricordare che si credeva che la carne trasmettesse la lebbra ( da intendersi come malattia in senso generale). Il maiale in particolare era ritenuto trasmettere la malattia, forse dato che il maiale era libero di muoversi anche in città e si cibava di rifiuti ed escrementi. Non avevano tutti i torti mussulmani e ebrei a ritenerlo animale immondo. Le verminosi e la tenia erano malattie diffuse e temute. La storia delle paure alimentari è ben descritta nei vari regolamenti sanitari che le città medievali si sono dati ed infatti prescrivevano che la carne fosse cotta bollita.

Probabilmente però le esigenze sensoriali e gastronomiche hanno giocato molto di più per giustificare la ricerca delle spezie e degli aromi. La monotonia dei pasti presso i poveri e la ricerca di piatti più ricercati per i ricchi hanno stimolato la ricerca di qualcosa che facessero risaltare i sapori o ne apportassero di nuovi.

Alcuni ricorrono perfino ai riflessi pavloviani che come è noto certi odori scatenano, da qui poi il passo è breve nel credere ad una migliore digeribilità del cibo. Le abitudini, la voglia di nuove scoperte sensoriali esotiche, le mode, lo snobismo hanno fatto il resto.

Altro aspetto non indifferente è che le spezie, aumentando il sapore di certi piatti, facevano risparmiare il sale, che, come ben si sa, era enormemente tassato anche nel Rinascimento.

Insomma, c'è chi lo ama e chi non lo ama, ma nel mezzo c'è anche chi non lo ama ma lo amerà... Io non concepisco che non lo si ami, ma non concepisco nemmeno che si possa amare la trippa, per esempio, ch'io odio anche se a Firenze provano a farmela amare in tutti i modi. Forse mettendoci un po' di coriandolo fresco mi piacerebbe, finalmente...

Certe erbe e spezie hanno sempre avuto un ruolo "sanitario", e la scienza attuale sembra avere dimostrato la validità di questo ruolo. La cannella, per esempio, sembra essere un notevole regolatore della glicemia, e guarda a caso da secoli e secoli si usa in Oriente e in Occidente con i dolci più esageratamente dolci. L'aglio è considerato come un potente antisettico (oltre a fare alzare la pressione...) e guarda a caso in tane zone si usa in grandi dosi con tanti cibi sospetti di contenere elementi inquinanti per l'organismo. La curcuma è considerata oggi come uno dei più potenti antitumorali naturali, e guarda a caso in tutto l'Oriente viene consumato da secoli sotto varie forme. La cipolla è considerata come un rimedio all'uricemia (gotta), e guarda a caso nel passato i ricchi che mangiavano molta carne rossa la mangiavano molto spesso condita con cipolla (in particolare la bistecca fiorentina). Credo che i nostri antenati, come gli animali, andassero ad istinto (o esperienza) nella scelta giusta di erbe e spezie per cucinare alcuni alimenti...

Il fiore del coriandolo è mellifero (e qualcuno riesce a fare miele monoflora di coriandolo). Ma come tutti i fiori melliferi, per poter dare un'impronta sufficiente per potersi definire monoflora (tutti i mieli contengono almeno in piccola percentuale nettare proveniente da fiori diversi), la presenza di questi fiori deve essere sufficiente e prevalente. Per esempio, è da diverso tempo che rincorro il miele di grano saraceno: un anno ne ho seminato poco, un anno ho posto troppi alveari, un anno non so cosa sia successo! Ma prima o poi... Quest'anno ho seminato colza appositamente per il miele (3 ettari).

Per il coriandolo, indagherò da quelle parti per trovare chi lo coltiva. 10 ha val bene un viaggetto anche se lunghetto.

Jean Michel se a Firenze non riesci a mangiare la trippa prova con il ... lampredotto. Alberto ho letto di prigionieri dei vietcong che erano talmente infestati dai parassiti da trovarseli in bocca durante il sonno e l'unico modo per difendersi era mangiare manciate di pepe, in ogni caso le spezie erano ricercate anche per coprire il sapore delle carni che frollavano eccessivamente vista la mancanza di locali per la conservazione. Prima dell'avvento delle "ghiacciaie" si usava calare le pietanze nel pozzo, poco sopra il livello dell'acqua, per conservarle il più a lungo possibile. Salvatore, se vuoi, chiedi la mia mail a Dario e ti metterò in contatto con il proprietario dei campi di coriandolo.

Io li ho visti quei polli, ma avevano i colori dell'iride quando si tiravano su. Anzi si diceva che avvano più sapore se fatti arrosto.

Alberto di passi in avanti in fatto di sicurezza alimentare ne abbiamo fatti, nonostante ciò ci sono molti sciroccati che idealizzano quei tempi, per fortuna lontani, solo perchè non li hanno vissuti realmente. Mia nonna a l'Aquila usava il davanzale della finestra confidando nel freddo notturno. Per fortuna altri tempi.

Grazie Diego, sarai il primo ad assaggiarlo (se ne uscirà, naturalmente, perché alle volte il maltempo ci mette lo zampino... ma io confido . Attendo la email dal gentilissimo et eccellentissimo Dario.

Il coriandolo fresco l'ho provato molti anni fa per la prima volta in un ristorante thailandese, e per me è associato fortemente ai ricordi di questa tradizione culinaria, che mi piace moltissimo, e in parte anche al periodo in cui l'ho provato e al luogo dove vivevo. Una cosa complessa, insomma. Il buffo è che io mi accorgo benissimo del sapore un po'... saponoso delle foglie (la prima volta ho pensato che i piatti in cui ci avevano dato da mangiare non fossero stati adeguatamente risciacquati), ma in certi piatti lo trovo molto gradevole, mentre confesso che non l'ho mai associato alle cimici, il cui odore trovo disgustoso, e che mi pare diverso da quello del coriandolo.

Mi aggiungo tardivamente alla discussione pro/contro coriandolo...io adoro il seme mentre non mi piace granché la foglia fresca.

Il seme lo trovo molto intrigante in cucina: basta tostarlo leggermente in un padellino e poi macinarlo al mortaio o nel minipimer per avere una esplosione aromatica molto fresca e complessa ma per niente invadente. Si può usare per marinature di carni o pesci, per aromatizzare bevande (nel Chai per esempio), per i risi a chicco lungo nella cottura a vapore, ecc.

Quanto alla foglia fresca...appartengo alla categoria di chi riscontra l'odore di cimice, sarà che come ben sa il nostro Guidorzi, dalle nostre parti quei maledetti esseri verdi sono un tormento e siamo abituati a temerne il puzzo nauseabondo...in ogni caso devo dire che mentre l'odore non mi piace per niente la foglia fresca all'interno di certe preparazioni la trovo piacevole e in certi casi necessaria, specie nei piatti mediorientali e asiatici. Anche io ho avuto il "battesimo del coriandolo" in Portogallo alcuni anni fa quando mangiai nell'Alentejo il famoso "Porco à alentejana": si tratta di una sorta di spezzatino di maiale con salsa di peperoni e vongole, letteralmente inondato di coriandolo fresco...quando sono in viaggio mangio sempre i piatti tipici ma quella volta non mi capacitavo veramente di come si potesse "rovinare" l'equilibrio di un piatto così con quell'erba "saponifera", credevo seriamente che mi avessero propinato cibo non fresco...poi quando mia madre ha creato un piccolo orticello di erbe aromatiche di ogni tipo, e tra queste anche il coriandolo, ho capito...quando sono stato in Vietnam ero letteralmente perseguitato da una insalata cruda di varie verdure a julienne (forse retaggio francese) in cui dominava il coriandolo. Un incubo molto meglio il mix di citronella, zenzero, radice di curcuma, lime kaffir, peperoncini e aglio che domina la cucina del sud est asiatico

Per chi chiedeva dell'uso del coriandolo in italia, posso dire che qui in provincia di latina c'è una paese, monte san biagio, in cui si produce una salsiccia (credo dop) la cui carne è aromatizzata con buccia di arancio e semi di coriandolo. Io non ho mai avuto sotto mano le foglie, solo i semi essiccati (che mia madre ha comprato credendo fosse cumino) e il loro odore non mi è sgradevole...il fatto è che non so come usarli!

Allora vivi nell'enclave padana di Latina! Come me la sono girata quella piana!

anni fa a Milano andavo in un ristorante tailandese. Non mi ricordo di puzze di coriandolo.

Però ricordo come fosse ieri che finito il pasto ero sempre particolarmente di buon umore, tanto che arrivai ad ipotizzare che nel cibo mettessero qualche ingrediente particolare, che so, mariuana o che altro... Non mi succedeva in altri ristoranti di qualunque tipo.

qualcuno ha qualche opinione in merito?

Il buon cibo è già di per se una "spezia". Non solo ma la pancia piena (non strapiena) mi ha sempre reso più ottimista, se poi vi era un buon bicchiere di vino tanto meglio.

Viene usato anche anche tritato (le foglie fresche) sulla carne alla griglia. E ci sta molto bene, tanto che me lo coltivo in giardino.

PS: Bressanini, ottimo il tuo blog.

lo adoro così tanto che lo coltivo! peccato che la pianta duri pochi mesi. il falafel con il coriandolo fresco è di un altro livello!

per non parlare della salsina (chutney) indiana fatta pestando zenzero, menta e cilantro. ne mangerei a quintalate...

d'accordo, ma l'effetto che mi faceva non lo mai provato in nessun ristorante, e non ho 15 anni! Forse qualcosa di paragonabile qualche cena con amici nella mia cascina, ma in quel ristorante tailandese era sistematico!!

Ciao a tutti, a me il coriandolo fresco piace. Che avesse la fama di puzzare lo scopro ora leggendo questo blog. Odore di cimici? La prossima volta che mi ricapita sotto mano cercherò di ricordarmelo per vedere che effetto mi fa.

Una collega che avevo anni fa, ungherese, amava il coriandolo e odiava il prezzemolo. Diceva: "Il prezzemolo! Quell'erba schifosa!". Chissà perché? Boh.

La spezia più terrificante per me è il timo. Quella sí che mi fa venire la nausea! Perché? Perché quando ero piccola mio padre la usava per profumare la macchina e durante tutti i viaggi io soffrivo il mal d'auto. Non per la spezia, per l'auto: un'Alfa Romeo supermolleggiata. Ma ormai io associo l'odore del timo al mal d'auto. Checcepossofá.

Nessuna repulsione per il coriandolo, anche se trovo che "saponoso" sia un aggettivo corretto. Però devo aggiungere che neppure l'odore della cimice mi dà così fastidio.

premetto che mi piace mangiare e assaggiare qualsiasi cosa e non esiste cibo che mi dispiaccia, tranne lui. ho conosciuto il coriandolo in un viaggio in messico. i primi giorni mi sono spaventata di non riuscire a mangiare poiché mi disgustava quasi tutto; quando ho capito che l'origine era il coriandolo ho sempre specificato "sans silandro" e da quel momento ho cominciato a gustare la cucina messicana (credo di avere assaggiato tutto il possibile). l'anno scorso mi è capitato di sentire l'odore di una cimice e ho associato subito... puah!

A me piace il seme e l'erba mi interessa, insomma non sono così radicale. Ci sento indubbiamente la sfumatura "cimice" ma appena appena (insieme agli aromi freschi) ma io in genere sono comunque attratta dai sapori strani. D'altra parte mi chiedo chi possa apprezzare il gorgonzola e non associarlo con la puzza di piedi, si può mangiare gorgonzola solo se si è avuto un training di tentativi, rifiuti e nuovi tentativi durante l'infanzia. Se lo mangi da adulto, per me, lo rifiuti.

Curioso, cerco "piantare semi di coriandolo" su Google e mi imbatto in questo blog che leggo e apprezzo da tempo, ma di cui mi stavo perdendo il topic del momento. Comunque, ho iniziato ad usare il coriandolo 5 anni fa, cioè da quando vivo in Cina, (per cui da grandicella, per non dire vecchietta) e non ne faccio piú a meno. Lo metto ovunque. Tanto che sto cercando di farlo crescere sul balcone. Domanda: se pianto i semi secchi, quelli che ho in casa per cucinare indiano, riesco a far nascere le piante di coriandolo?

Sarei curioso di sapere se mangiavi parecchia salsa di soia. Molte di queste salse contengono alcool e, a volte, in quantità non trascurabile.

Roberto no, e comunque l'alcol (vino, grappa ecc) non mi faceva lo stesso effetto

Chiedo scusa per l'intromissione e per l'off topics: partendo dal coriandolo e arrivando all'odore delle cimici vorrei sapere se nella totalità delle specie queste ultime 'puzzano' in modo così repellente. Questo perché lo scorso autunno, durante una camminata in montagna, me ne ritrovai una (di diversi colori, non verde) nel collo. Raccoltala con ribrezzo (con tutto il rispetto per l'insetto) e lasciatala volare via, ho scoperto che mi aveva invece inondato di un profumo come non avevo mai sentito in vita mia, un'esperienza veramente sorprendente. (Ogni tanto mi odoravo i palmi delle mani...). Mi scuso ancora. Grazie

Dipende dal come sono stati essiccati. Se si sono essiccati naturalmente sicuramente una certa % germina. Basta provare.

Alberto Provato oggi pomeriggio. Grazie

Gabriele, forse si trattava di questo: http://tabaccodafiuto.forumfree.it/?t=53149931

é' proprio vero è un articolo che fa uscire allo scoperto diversi lettori, compresa me. Io adoro il coriandolo in semi, non mi piace l'odore (anche a me ricorda quello delle cimici) delle foglie fresche ma sono riuscita a superarlo e a giudicare il sapore con mente aperta e mi piace, del resto amo poco anche il prezzemolo ma in alcune ricette è decisamente indispensabile. L'ho assaggiato per la prima volta dopo i trent'anni. A dirla tutta non ho ancora trovato un alimento che mi disgusti in toto. Ciao a tutti Morena

adesso so che quella cosa schifosa che avevo comprato (una volta sola, mai più sbagliato) quando abitavo a caracas, credendolo prezzemolo, è il cordiandolo. io lo conoscevo solo come cilantro e lo sfuggivo come la peste.

amo. decisamente amo. Il guacamole senza coriandolo fresco non e' guacamole E ho un carissimo amico che lo odia ma che lo coltiva per me in modo che io prepari il guacamole per sua moglie e le sue figlie

A saperlo prima che era il coriandolo! Stavo facendo un quiz su Focus http://quiz.focus.it/focusQuiz/index.html e la domanda era proprio: quale famosa erba aromatica ha l'odore delle cimici?

Io ho provato solo i semi.. quello fresco ha lo stesso odore?

Vi consiglio il Focus quiz: si impara qualcosa e ci si diverte http://www.focus.it/quiz

Ho fatto la conta: 31 a favore e 31 contro! Sicuramente i "contro" sono più radicali, solo un paio dicono "non mi piace tanto". Per i più è come mangiare dalla lettiera del gatto...

I "pro" sono molto più moderati e variegati. Molti lo amano, ma molti altri lo apprezzano nel contesto come un qualunque ingrediente.

Adesso ne compro un po' e vado a caccia di vampiri!

Dario nel commento del 11 aprile 2013 alle 09:16 ti chiesi la email di Diego... ciao, grazie

Me ne sono fatto portare a casa una pianta da un amico giardiniere (che la odia ma la vende, essendo ultimamente richiestissima dai clienti): sì, puzza orribilmente di cimice, masticato sa di saponetta Camay (nota aldeidata). Risciaqui con Cocacola prima, e acqua tonica poi, non hanno deodorato la bocca, risciaqui del naso con acqua e sapone neppure. Davvero molto persistente. Mia madre si è accorta dell'odore di cimice stando a due metri di distanza dalla pianta. Mi stupisce che sia nel panpepato e nel curry, cibi che amo, e in cui non ho notato questo aroma.

Infatti per quelle preparazioni, così come par aromatizzare certe birre di frumento belghe e non solo, si usano i semi, normalmente essiccati, che hanno aroma e gusto completamente diversi dalla foglia fresca.

cucino spesso indiano e mi piacerebbe trovare il coriandolo fresco, ma è difficilissimo quasi impossibile in provincia, qualcuno sa dove posso comprare le piantine?

A me non piace l'odore del coriandolo fresco, come altri sento odore di cimici, mentre invece non mi dà per niente fastidio - e anzi, mi piace - l'aroma che dà al cous cous (però in questo caso è cotto, forse è per questo).

Il coriandolo fresco sa decisamente di cimice morta. E' totalmente immangiabile... Almeno per me!

Fresco non riesco proprio a mangiarlo, l'odore di cimice è fortissimo. Quindi ho risolto il problema essiccando. La puzza di cimice sparisce quasi del tutto e si riesce ad apprezzarlo.

io l'ho scoperto l'anno scorso e l'adoro! qui negli USA ne usano un sacco specialmente messicani e orientali... ma si trova ovunque! mi sono addirittura inventato un pesto di cilantro e la gente ne va pazza! giusto per far inorridire chi non lo sopporta! hehehe

Io l'ho provato giorni fa nel ceviche di pesce misto al ristorante peruviano e l'ho trovato delizioso!!! *__*

A me ricorda le matite, ad un corso di cucina marocchina se ne usava in grandi quantità ma non mi piaceva per niente.

Il coriandolo per me è uno di quegli alimenti che vanno capiti, a differenza di altri simili, come il prezzemolo, di più diretto impatto. Ad esempio, data la grande invasività del suo aroma, il coriandolo è eccezionale in certi accostamenti, pessimo in altri, può rovinare una preparazione degenrandola in sapori amari e fastidiosi, ma al tempo stesso offrire un kick di freschezza quasi da prezzemolo on drugs in certi piatti. In tal senso credo si debba tener conto del modo in cui viene consumato, poichè è dagli abbinamenti che se ne trae l'apprezzameno (e dagli abbinamenti sbagliati, l'odio) - il che ovviamente si lega anche alle preferenze socio-culturali, ad esempio in Asia dove molti piatti si abbinano con esso perfettamente-

Personalmente ci ho messo un pò a capirlo, a lungo lo ho odiato, recentemente, dopo un faticoso processo di sensibilizzazione, ho cominciato ad adorarlo. Ora certi piatti, come un buon curry masala o una zuppa di lemongrass, ginger e cocco, senza una abbondante dose di coriandolo li trovo inconcepibili, insensati, dimezzati...

Sbaglio o è previsto (quasi) sempre come uno degli ingredienti principali del curry in polvere ?

Mi sono imbattuto in questo sito mentre cercavo istruzioni su come essiccare al meglio i semi del coriandolo. Quest'anno le piante fiorite sono bellissime e altissime, forse per le continue piogge. Io lo utilizzo per il guacamole, per la salsa casera (coltivo gli jalapenos) e per marinare la carne per fajitas; anche per la sopa de ajo. In effetti mi da' fastidio quando lo raccolgo perche' lascia sulle dita l'odore di cimice, odore che sparisce (o non lo sento piu') nell'uso in cucina. Gli inquilini romeni (che mi hanno riempito l'orto di finocchio selvatico) l'hanno usato -pensando fosse prezzemolo- sulle patate lesse e hanno buttato via tutto...

io amo le spezie,ho girato parecchio il mondo e non sono assolutamente legata solo alle tradizioni della nostra cucina.Mi piace la cucina etnica, amo il curry, il masala, tutti i tipi di pepe possibili ed immaginabili.Utilizzo la curcuma spesso, peperoncino a gogo, uso il gomasio, le alghe.Le spezie palestinesi za'atar a base di sommaco,timo e semi di sesamo.Utilizzo i semi di senape, il cardamomo,lo zenzero fresco e in polvere,i semi di nigella, le spezie provenzali, la menta.il cumino, l'erba aglina, la melissa, l'anice stellato,la noce moscata, e chi più ne ha più ne metta....ma il coriandolo proprio no!non lo reggo.Giuro, lo dico sempre è l'unica cosa che non riesco proprio a mangiare.mi ricordo che in Marocco lo mettevano fresco,e io appena sentivo l'odore mi veniva la nausea.ho provato a farmelo piacere in tutti i modi,ma è più forte di me.mi ricorda l'odore di cimice schiacciata, e come si fa a mangiare una cimice?questo articolo mi ha illuminato,grazie mille.

Mangio qualsiasi tipo di spezia e non ho problemi a mangiare il Durian, ad esempio.

Il coriandolo lo percepisco una via di mezzo fra sapone, vomito e puzza di cimice.

E' l'unica cosa che mi repelle assieme al cetriolo crudo.

Ho notato che l'odio cetriolo e coriandolo spesso è comune anche in altre persone.

Io lo adoro!!! Alcune preparazioni sono impensabili senza il coriandolo ( vedi guacamole o salse texane) ma capisco la ripugnanza di molti...nella mia famiglia sono l'unica a mangiarlo ! La saponetta la sento in realta' ma la cimice vi prego no!!

Lo detesto! Ho vissuto in Ecuador ed è stata una tortura, loro dicono che "dà sapore al cibo" e lo usano indiscriminatamente, al mercato lo espongono in cumuli che possono arrivarti alla cintura: nauseabondo! La prima volta che assaggiai una minestra sentivo proprio puzza di cimici alla quale sono ipersensibile, quello cucinato invece lo sopportavo meglio, ma la cosa peggiore è che copre qualsiasi altro sapore. La cosa curiosa è che mia sorella usa coriandolo in polvere (che non puzza come quello fresco comunque) ed è sempre stata insensibile all'odore delle cimici: non è che non le dà fastidio, non lo conosce proprio. Per me la teoria è confermata! Siamo 100% italiche Complimenti, il blog è interessantissimo! Ho sempre letto in silenzio, ma il "culantro" mi fa troppo arrabbiare per non denunciarlo pubblicamente

Arrivo in ritardo, ma non posso evitare lasciare il mio commento. Mi piace moltissimo il "cebiche", ma non posso immaginarlo senza "cilantro". (Qualche volta l'ho fatto con prezzemolo, ma non è lo stesso.) Una volta non era facile trovarlo a Barcellona, Bisognava andare in centro, al mercato della Boqueria --dove puoi trovare quello che non trovi in nessun altro mercato. Da quando è cominicat l'immigrazione di latinoamericani però il suo uso si è diffuso è ora lo si può trovare in molti altri mercati e supermercati. È successo anche con altri prodotti che una volta erano considerati delicatessen o solo apprezzati da poca gente e ora si trovano facilmente.

la foglia fresca per me e' come un cancro che infetta le cucine che preferisco. detesto i formaggi, quindi preferisco le cucine asiatiche, ma spesso mi dimentico al ristorante di chiedere di non mettere quella foglia. finisco sempre per lasciare nel piatto un cumulo di foglie che pazientemente estraggo dai piatti. infetta la cucina dalla russia ad est, dal nord africa in giu' e l'america latina. le prima parola che imparo nella lingua di un paese e' come chiedere senza formaggio e senza coriandolo. e' difficile in india perche' ogni regione sembra chiamarla con nome diverso. mio padre la detesta perche' la trova lassativa, che e' un effetto che non vedo citato da altri. mi rovina anche la visita ai suq nella parte del cibo, la sento ben prima di vederla. i semi secchi invece li aggiungo spesso nelle zuppe, soprattutto di zucca e carota, sono piacevoli e non rivoltanti come il fresco. mi ricordano sempre quando misi in bocca una mora che aveva sopra una cimice, e mi ustiono' il labbro....

Poco tempo fa ho acquistato epr errore del coriandolo, scambiandolo per prezzemolo. Arrivato a casa, ho iniziato a cucinarlo e subito ho percepito l'odore di cimice.

Ero convintissimo che ci foss euna cimice schiacciata nella busta o dentro il mazzo.

Ho lavato tutto il "prezzemolo", l'ho messo in un'altra busta. Cercato, frugato e pulito ma nulla. La cimice non si trovava. Alla fine, l'ho buttato.

Una settimana dopo una mia amica mi ha fatto notare che quello era in effetti coriandolo.

Per chiudere la questione, secondo wikipedia il nome deriva da: korios (cimice) seguita dal suffisso -ander (somigliante).

a me piace tantissimo, invece non sopporto l'odore e il sapore della camomilla e della borragine che trovo nauseabonde; qualcuno mi sa spiegare perché? grazie

Potrebbe essere lo stesso motivo per il quale trovo nauseabonda pure io la camomilla: da piccolo, essendo i miei genitori convinti che la camomilla servisse da calmante, mi ci hanno ingozzato a tal punto che avrei potuto affogarmici... Peccato che non abbiano ottenuto alcun risultato, almeno a sentir loro... io non ho ricordi del periodo.

A me i semi di coriandolo piacciono, ma non ho mai avuto tra le mani le foglie fresche, qundi non saprei che dire...vero è, però, che mangiando messicano e indiano non ho mai avuto problemi né pensato di aver del sapone o dellle cimici nel piatto. Invece provo ripulsa per il tartufo: per me puzza, punto e basta, e davvero non capisco come faccia a essere un cibo tanto pregiato e costoso. Anche in questo caso penso che il mondo si divida in due: chi lo ama alla follia e chi lo trova insopportabilmente puzzolente. Qualcun altro ha questa stessa mia impressione sul tartufo?

Il tartufo andrebbe mangiato a morsi, per comprenderlo interamente e comprendere l'essenza di bosco, di tutto ciò che compone un bosco, in sfumatura. Il marcio e il nuovo in contemporanea, istantanea definizione in un morso, ad occhi chiusi, con un po' di inevitabile terra a sciogliersi fra le fauci, ad esaltare la brutalità del gesto da circa sessantacinque euri, al mercato corrente di quelli che lo usano come una spezia...

[...] Il coriandolo fresco suscita reazioni completamente contrastanti. Dario Bressanini, autore del blog Scienza in cucina di la Repubblica, scrive: “Le persone che non lo sopportano descrivono il suo odore e sapore in modi completamente diversi rispetto a coloro a cui invece piace.” Riporta poi i dati di uno studio pubblicato sulla rivista Flavour dell’Università di Toronto secondo il quale l’apprezzamento del coriandolo fresco dipende dal gruppo etnico-culturale di appartenenza: ” I caucasici e le popolazioni dell’Asia dell’est hanno la più grande proporzione di coloro che non lo sopportano (17 per cento e 21 per cento) seguiti dagli africani con il 14 per cento. Nel Medio Oriente, tra gli ispanici e nell’Asia del sud la percentuale invece è molto bassa (3, 4 e 7 per cento).” Per leggere tutto l’articololo: bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/08/il-coriandolo-che-divide/ [...]

Concordo nel ritenere che ci sia una componente genetica assai importante. In generale amo le spezie e sono aperta alla cucina etnica.. quando però mia suocera mi ha fatto assaggiare una nuova salsina a base di coriandolo (fino ad allora a me sconosciuto) non ho potuto trattenere il disgusto... il sole odore mi dà la nausea!

Trovo il coriandolo fresco (a differenza dei semi disidratati) semplicemente immangiabile.

il tuo commento è la lampante dimostrazione di come l'evoluzione abbia dotato il coriandolo di una forma di autodifesa per potere avere più chances di moltiplicarsi. In altri casi invece i semi li ha rivestiti di frutti deliziosi in modo che i predatori fossero attirati e contribuissero a portare i semi altrove, cioè a diffonderli.

[...] continua su Il coriandolo che divide – Scienza in cucina – Blog – Le Scienze. [...]

Ho provato oggi per la prima volta il coriandolo fresco e (ahimé!!) pensavo di aver mangiato del sapone. Invece mi piacciono moltissimo i semi ... Bha!!!!

non avete idea di quanto sia stato consolatorio per me leggere l' articolo di Dario Bressanini e i relativi, numerosi commenti. E' da anni che, quando vado in Portogallo, trovo spesso nei piatti un ingrediente che mi fa veramente ribrezzo e che non sono mai riuscito ad individuare. Quest' anno, del tutto casualmente, sono riuscito a comprendere che cos' è: il maledetto coriandolo! Il bello (o meglio, il brutto) era che non potevo mai riconoscerlo nei piatti perché è uguale al prezzemolo. Quando l' ho capito, l' ho detto a mia moglie che, ovviamente, ha detto che ero esagerato e che a lei non suscitava alcun disgusto, anzi. Adesso ho letto l' articolo, molto chiaro ed esaustivo, e... non mi sento più un alieno.

Avete ragione, il coriandolo ha un odore particolare. In Germania lo usano spesso e lo trovi in qualsiasi supermercato, quello fresco, si'ntende. In Italia non l'ho mai visto. Quando ho fatto una piccola vsita in Alto Adige, a silandro, sono stata molto stupefatta. Mi hano portato un'insalata e l'hanno polverizzata di coriandolo. Il sapore però è diverso dall'odore e ci sono rimata ancor di più quando l'ho trovata....mangiabilissima.

Lo trovo insopportabile, quando mangio cucina etnica, adoro quella indiana, chiedo sempre se c'e'il coriandolo, per evitarlo. Trovo abbia un insopportabile aroma che mi ricorda il sudore umano!!!

Io mi sento scema perché tutta contenta ho comprato i semi e trovandoli molto delicati e adatti a insaporire la carne di maiale ho provato a seminarli....del resto a "la prova del cuoco" dicevano che il coriandolo fresco ha un saporino di senape.... Ora ho delle splendide piantine di coriandolo.....ma le ho assaggiate e..... sanno di cimiciiiii!!! argh!!!!!! sono come un sapone alla cimice. babba bia!

Io invece appartengo a quei pochi che proprio non possono avvicinarsi al coriandolo, l'ultima volta che mi ci sono imbattuto è stato in un ristorante fusion di alta qualità, immergo la carne nello tzaziki e orrore...... Stavo letteralmente masticando e succhiando delle cimici!?!?!?? Dio che schifo ho avuto sforzi di vomito e mi ha rovinato la serata..... L'unica nota positiva è Che mi sono dovuto scolare una bottilglia di vino per pulirli la bocca..

ho seminato i semi acquistati al supermercato, e molti sono nati!

Echeccavolo!!! Per colpa di Gordon Ramsay, che in non so che trasmissione ha elogiato il coriandolo come "simile al prezzemolo, ma più limonoso e aromatico", l'ho seminato l'anno scorso nel mio orticello casalingo. Per poco, al momento di raccoglierlo, non dò di stomaco. Quest'anno s'è ripresentato, evidentemente non sterminato dai rigori invernali e dall'incuria, e l'ho erroneamente raccolto scambiandolo per del prezzemolo, seminato anch'essol'anno scorso, ma evidentemente NELLA FILA ACCANTO,

Maledizione, quando si dice che l'erba grama non muore mai.

Genetica o no, faccio partedella schiera dei coriandoli SI' ma solo a carnevale

Io l'ho consciuto stranamente tardi. Dico stranamente perchè fin dall'adolescenza ho sempre apprezzato le cucine straniere e ho sempre sognato di poter fare un world food tour, ma mi sono imbattuto nel coriandolo solo verso i 24 anni.

Nonostante la mia mentalità sempre aperta e curiosa i miei incontri col coriandolo sono stati terribili e nonostante tutta la mia buona volontà non sono riuscito ad ignorare il suo odore soverchiante. Purtroppo temo che il mio sia proprio il caso genetico: sono andato in un ottimo ristorante cinese e ho ordinato un piatto uovo e tofu in brodo perchè volevo provare un tofu fatto come si deve. Al primo assaggio ho inizialmente pensato fosse caduto del detersivo nel mio piatto ma facnedolo assaggiare ad altri questi non hanno notato nulla di strano, quindi ho provato ad assaggiare i singoli elementi (uovo, brodo, tofu, gelatina di brodo) per cercare di trovare il colpevole. Mi rendo conto che è il "prezzemolo" presente nel brodo ad "essere andato a male", anche se non capivo come fosse possibile che del prezzemolo andando a male assumesse quell'odore immondo. Quando ormai mi ero convinto che il "prezzemolo" fosse caduto nel detersivo per piatti mi viene svelata l'esistenza del coriandolo. Non convinto che potesse non piacermi qualcosa ho pensato che fosse solo quel coriandolo ad essere pessimo ma purtroppo qualche altra volta mi è capitato di trovarlo e sono giunto alla conclusione che per me sia proprio impossibile consumare una pietanza condita con esso, salvo rimozione fisica della maggior parte delle foglioline (meglio tutte). L'aroma che lascia lo trovo comunque sgradevole ma finchè non mi capita di masticarne la foglia riesco perlomeno a finire la pietanza.

Mi spiace molto perchè temo che questo mi limiterà molto nella scoperta di nuove cucine e ricette straniere, se dovessi descriverne il sapore direi detersivo con retrogusto di muffa.

fertility clinics these days are very advanced and of course this can only mean higher success rates on birth”

Vari studi scientifici dimostrano che l'attuale tendenza a motivare ogni comportmento in base alla sequenza causa - effetto, riferendosi alle scienze della vita come scienza - guida è un'odierna tendenza culturale

Io lo trovo veramente disgustoso: sono riuscita a rimanere completamente a digiuno sia in Grecia che in Guatemala perché tutti i piatti proposti erano inquinati da questa erba terribile e sono contenta di vedere tanti riscontri a questa mia insofferenza (io mangio quasi tutto di solito). grazie per l'articolo e i riferimenti

Se mi chiedessero di ingerire un sapone lavapiatti mi verrebbe più facile.

Sono arrivata a questo blog da una piccola ricerca a proposito delle cimici: a 35 anni ho avuto la conferma di non percepire il loro odore come una puzza disgustosa, bensì come una sorta di odore di foglie bagnate, di bosco dove ha appena piovuto O.o Purtroppo non so su quali altri fonti documentarmi all’infuori di internet, mi sapreste aiutare? Grazie Dario per tutto quello che ci insegni e soprattutto per COME lo fai.

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