La ricetta del pollo alla thailandese con verdure e anacardi » BussolaDiario

2022-05-19 08:22:49 By : Ms. Fanny Fu

La proposta per partecipare ad una sessione di cucina condivisa tramite Zoom è arrivata via mail, un invito a cui non si può dire di no: l’Ente Nazionale del Turismo Thailandese in Italia ha organizzato per i giornalisti (ed i blogger) una lezione di cucina live con la chef Yok per imparare a preparare, passo dopo passo, il Gai Pad Med Mamuang Himapang, uno dei piatti tradizionali più diffusi in Thailandia, molto amato dai turisti che visitano il Paese.

Se il nome può sembrare complicato, la ricetta non lo è, e ve lo dimostro proprio in questo post in cui condivido con voi la ricetta che io e Francesco abbiamo appreso seguendo passo passo le indicazioni della chef, con un occhio al computer ed uno ai fornelli; una volta finito di leggere (e di cucinare), potrete portare anche voi in tavola con orgoglio un perfetto Gai Pad Med Mamuang Himapang, gustosissimo pollo alla thailandese con verdure ed anacardi, dal gusto piacevolmente piccante e con un gradevolissimo sapore esotico che deriva dal tradizionale uso della salsa di ostriche, in questo caso leggermente caramellata.

Ancor prima di metterci ai fornelli, l’evento è stato preannunciato dal corriere che ci ha consegnato una grande scatola dove abbiamo trovato alcuni ingredienti tipici thailandesi (salsa di ostriche, anacardi, una confezione di peperoncini ‘veri hot’), l’attrezzatura da cucina, alcuni ricettari e perfino le birre originali thailandesi per brindare alla fine della video-ricetta. Ah, dimenticavo: nella scatola c’era anche un bel grembiule e il tipico cappello da chef, entrambi con il logo dell’ente del turismo thailandese (belli e pratici). A noi, invece, il compito di preparare gli ingredienti freschi (pollo, verdure, olio, sale, ecc.) e di metterci tanta buona volontà!

La ricetta non è difficile e, a ben vedere, è anche piuttosto veloce e di grande soddisfazione: la cucina thailandese è riconosciuta come una delle più gustose del mondo, in Thailandia sono tanti i ristoranti stellati o che promuovono la cucina tradizionale di classe (come l’elegante Blue Elephant di Bangkok, che propone la cosiddetta “cucina reale”, una esperienza che consiglio a tutti).

Ciò che indubbiamente caratterizza la grande cultura gastronomica della Thailandia è lo street-food: difficile resistere ad assaggiare piatti preparati espressi su banchetti o tuk-tuk riconvertiti in cucine mobili, che spesso posseggono una certificazione che garantisce il rispetto delle norme sanitarie; è un piacere vedere preparare al momento zuppe, spiedini, padellate di carne e verdure.

Lo street-food è così apprezzato e può raggiungere vette altissime di qualità tanto che la Guida Michelin è conferito una stella al chiosco gestito da Raan Jay Fai, cuoca specializzata in khai jeaw poo, omelette di granchio.

Certo, in Italia è impossibile replicare esattamente la cucina thailandese che si assaggia a Bangkok, a Chiang-Mai o Krabi: manca il profumo delle spezie fresche, il sapore intenso dell’introvabile lemongrass (citronella), l’abilità nelle cotture che si apprendono dopo anni di esercizio e di esperienza.

Soprattutto, manca l’atmosfera inimitabile di un Paese gentile e cordiale dove  – chi vi è stato non potrà che darmi ragione – viene voglia di tornare più e più volte. Ma non ci facciamo prendere troppo dalla nostalgia e adottiamo un’attitudine positiva (sì, torneremo presto a viaggiare e soprattutto torneremo in Thailandia!),

L’appuntamento per la lezione di cucina per apprendere la ricetta del pollo alla thailandese con verdure e anacardi ci ha visti pronti nella nostra piccola cucina, attrezzata con computer e telefono per non perdere nemmeno una parola della chef Yok. Francesco, che ama cucinare anche al di là di questa esperienza, ha voluto indossare il cappello da cuoco e il grembiule e si è messo ai fornelli. Silenzio: il cuoco è all’opera!

Tra le anticipazioni che avevamo avuto prima della video lezione, c’era anche l’elenco completo degli ingredienti necessari, che vi riporto di seguito.

Noi non l’abbiamo seguito la lista esattamente alla lettera: al posto dell’olio di semi abbiamo usato olio extra vergine di oliva, al posto dei gambi di cipollotto (che non ho trovato al mercato) ho usato le foglie interne di un gambo di porro e soprattutto abbiamo raddoppiato le dosi, inizialmente previste per due persone.

Abbiamo preparato in anticipo tutti gli ingredienti (ed è stato un bene perché per tagliare a cubetti il pollo, i peperoni e le cipolle c’è voluto un po’ di tempo). Nella foto, vedete gli ingredienti e le dosi della ricetta originale, di seguito quelli che abbiamo usato noi.

Per preparare questa ricetta bisogna essere veloci e decisi, è come una danza ritmata che si svolge tra i fornelli a colpi di padella e di mestolo. Una serie di passaggi facili ma necessariamente concatenati tra loro sono indispensabili per ottenere un piatto finale in cui il pollo è ben abbrustolito, le verdure croccanti e il profumo degli anacardi e del peperoncino si mescola con l’agrodolce della salsa per avvolgere e  far esplodere il sapore. Pronti per cominciare?

Vi assicuro: questa ricetta è più complicato scriverla che prepararla.

Una volta terminato, potrete servire il pollo alla thailandese con verdure e anacardi accompagnato da riso al vapore. E una birra  thailandese (Chang o Singha), bella fresca, ci sta proprio bene!

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