Inaugurata la "Festa delle Corti": tuffo nel passato per guardare al futuro - Prima Lecco

2022-09-24 06:35:35 By : Ms. Cindy Huang

La kermesse alla sua 29^edizione torna dopo tre anni. Più di trenta gli enti e le associazioni coinvolte nella collaborazione e nella realizzazione dell’evento, che si concluderà domenica sera con lo spettacolo pirotecnico delle ore 22.30.

La "Festa delle Corti" di Garlate ha aperto i battenti della sua ventinovesima edizione. Un ritorno felice, attesissimo dal pubblico lecchese che ha sempre molto apprezzato questa manifestazione capace di far rivivere la tradizione più verace di un borgo, attraverso i suoi cortili dove vengono rievocati antichi mestieri e consuetudini della comunità.

Dopo tre anni di stop dovuto all'emergenza Covid, nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 10 settembre 2022, è stata aperta ufficialmente la 29esima Festa delle Corti di Garlate. L'evento è stato organizzato dall'Amministrazione comunale di Garlate e dalla Biblioteca "Piera De Gradi", con il patrocinio e contributo di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Comunità montana Lario Orientale  e Valle San Martino. Molteplici gli sponsor, in particolare Acel Energie.

Presenti all'inaugurazione, oltre che il sindaco  Giuseppe  Conti, la presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota, il consigliere regionale Raffaele Straniero, il consigliere provinciale Stefano Simonetti, il sindaco di Pescate  Dante De Capitani, il vicesindaco di Garlate Pierangela Maggi e l'assessore alla Cultura ed eventi Nava Diana.

"Aspettiamo questa ventinovesima edizione da tre anni - ha esordito il sindaco Conti - Giusto sottolineare come questa occasione rivesta anche simbolicamente il significato di ripartenza e di ritorno alla normalità che speriamo di conservare per sempre. Riannodiamo i fili con il passato prima della pandemia e allo stesso tempo dobbiamo ricordarci che questi anni sono stati molto impegnativi per tutti, non sono solo un vuoto e  non possono essere dimenticati".

Il sindaco Beppe Conti ha tenuto a ringraziare chi ha lavorato per preparare questa  "macchina complessa che come un iceberg". "Il lavoro che si vede è un decimo di quello svolto realmente. I volontari, le associazioni, gli espositori e tutti quelli che animeranno la festa. Gli abitanti e i proprietari del centro per la loro pazienza e disponibilità. E l'assessora Diana Nava per il lavoro immane che ha messo in campo e per le sue capacità organizzative che comprendono anche la capacità di affrontare problemi e imprevisti all'ultimo momento: io ogni volta mi stupisco di tutto quello che riesce a fare, questa festa è una sua creatura".

Conti ha sottolineato il significato e il valore della festa garlatese: "Garlate ha voluto la sua festa per esplicitare la validità dei legami che ne fanno una comunità reale e motivata, che rivive la sua storia non per fare un tuffo nel passato, ma soprattutto per ritrovare motivazioni per il futuro. Le corti sono state un modello di organizzazione sociale, dove le difficoltà erano in parte redistribuite e dove alcune responsabilità erano condivise. Non è una questione di nostalgia, sentiamo però che proveniamo da quel mondo tanto diverso da adesso, ma ancora attuale nel momento in cui ci parla di solidarietà, accoglienza, sostenibilità e moralità, che sono le chiavi del nostro futuro e che vorremmo fossero riconosciute anche dalle giovani generazioni".

Ben 36 i punti di interesse che caratterizzeranno la ventinovesima edizione della festa: alla riproposizione di corti storiche e tradizionali si alterneranno “new entry” che per due giorni animeranno con tanto folclore, spettacoli e proposte culinarie le vie del paese. Immancabili le corti con i richiestissimi tortelli della “Sciura Maria”, la pigiatura dell’uva, l’allevamento del baco da seta, la corte del dialetto e il mercatino dei libri. Freschissima new entry la “Curt de Eugeni”, nella quale sarà possibile immergersi nella vita quotidiana di un tempo andato. Se alla “Curt del Berghem” sarà possibile prendere confidenza con un accampamento medievale tipico del XV secolo, alla “Villa Pozzi” sarà possibile assistere a canti e balli tradizionali in costume. Dedicata a grandi e piccini la “Curt della Maria in funt”, dove andranno in scena spettacoli con bolle di sapone giganti. Sarà inoltre possibile, tra le numerose attività artigianali proposte, assistere alla creazione di cesti di vimini e alla realizzazione della “sperada”, la tipica acconciatura delle donne lombarde dei tempi andati. Il tutto accompagnato da tanta musica e numerosi spettacoli teatrali.

Presenti anche gli allievi dei diversi indirizzi del Centro di formazione professionale Enaip.

Domenica le corti saranno visitabili a partire dalle ore 14, con l’apertura dei diversi punti ristoro sparsi per il paese dalle ore 12. Altra novità, inserita sul solco tracciato nell’epoca Covid, le visite guidate alle corti a partire dalle ore 10 di domenica 11 settembre, prima della apertura ufficiale delle ore 14. Due le alternative proposte, previa obbligatoria prenotazione: il tour “Alla scoperta delle corti” e il percorso “Scherza cui fant ma lasá stà i sant. Alla scoperta della devozione popolare”.

Più di trenta gli enti e le associazioni coinvolte nella collaborazione e nella realizzazione dell’evento, che si concluderà domenica sera con lo spettacolo pirotecnico delle ore 22.30.

Confermata la “Fidelity Curt”, introdotta nell’ultima edizione: sulla tessera distribuita all’ingresso della festa, sarà possibile farsi apporre da 16 delle 36 corti visitabili, un timbro che attesti l’avvenuta visita. Per coloro i quali completeranno la tessera con tutti i timbri, in omaggio un biglietto per partecipare alla lotteria finale.

Sarà dunque una due giorni in cui le piazze, le corti e i cortili, realtà spesso celate all’occhio dei passanti, si apriranno e concederanno la loro bellezza ai visitatori, riproponendo antiche tradizioni e valori che hanno fatto la storia del borgo e non solo, grazie alla generosa entusiasta collaborazione dei proprietari delle corti, dei numerosi volontari, delle associazioni coinvolte e dell’Amministrazione comunale.